Responsabilità familiari
L’area delle Responsabilità Familiari attiva progetti e servizi a sostegno della famiglia perseguendo i seguenti obiettivi:
• promuovere la centralità della famiglia creando condizioni per cui si realizzino spazi di protagonismo educativo, culturale, sociale e sanitario;
• dare impulso alla famiglia attraverso servizi dedicati;
• sviluppare e sostenere forme di auto-organizzazione delle famiglie.
L’Area Responsabilità Familiari, inoltre, promuove e valorizza le capacità genitoriali e l’assunzione consapevole delle responsabilità individuali all’interno delle famiglie con bisogni formativi e problemi evolutivi legati al ciclo di vita di bambini e adolescenti.
L’obiettivo è quello di rafforzare la solidarietà familiare e di fornire supporto alla gestione delle problematiche personali e relazionali, sostenendo la maternità e i percorsi di adozione e di affido.
AFFIDO FAMILIARE
L’affidamento familiare è un istituto giuridico finalizzato alla tutela del minore appartenente ad un contesto familiare temporaneamente privo di risorse adeguate che rispondano ai suoi bisogni di crescita. A tale scopo il minore è affidato ad una coppia di genitori, preferibilmente con figli minori, o ad una persona singola, in grado di assicurargli il mantenimento, l’educazione, l’istruzione e le relazioni affettive di cui egli ha bisogno.
L’affidamento rappresenta pertanto un intervento di supporto e di protezione del minore e di
aiuto alla sua famiglia d’origine, attuato nella prospettiva del rientro del minore nella propria famiglia attraverso una progettualità di rete tra gli attori coinvolti.
L’affido familiare è proposto dal Servizio Sociale del Comune di residenza del minore e reso esecutivo con Decreto del Giudice Tutelare del luogo ove si trova il minore (affido consensuale), o dal Tribunale per i Minorenni qualora sussistano le condizioni previste dall’art.330 e seguenti del C.C. (affido giudiziario).
L’Affido Familiare è gestito dal Servizio Integrato Affido e Adozione, d’intesa e in collaborazione con il Servizio Sociale Professionale di Ambito e i Servizi Socio Sanitari dell’ASL, secondo le modalità previste dall’Accordo e dal Protocollo Operativo sottoscritti tra Ambito Territoriale Sociale di Casarano e ASL LE – Distretto di Casarano.
Il Servizio Affido ha come destinatari dell’intervento le famiglie e le persone singole che presentano la loro disponibilità ad accogliere minori segnalati dai Servizi Sociali dei Comuni dell’Ambito di Casarano.
L’affido familiare ha durata temporanea, non possono essere superati i ventiquattro mesi, ed è prorogabile dal Tribunale per i Minorenni qualora la sua cessazione rechi pregiudizio al minore.
Il Servizio Affido di Ambito svolge le seguenti funzioni:
- promuove iniziative di sensibilizzazione rivolte a cittadini finalizzate a sollecitare una cultura dell’accoglienza e di solidarietà;
- promuove percorsi di informazione e di formazione sull’affidamento familiare, anche in collaborazione con associazioni del territorio, rivolti a cittadini interessati, con la finalità di far conoscere e offrire un approfondimento rispetto alle tematiche giuridiche, sociali, educative e psicologiche di tale intervento;
- in collaborazione con i Servizi Territoriali, avvia un percorso di valutazione, attraverso colloqui e visite domiciliari, dei nuclei familiari e delle persone che hanno espresso la loro disponibilità ad intraprendere l’esperienza dell’affido familiare;
- collabora con gli operatori del Servizio Sociale e dei Servizi Specialistici nella formulazione e nella stesura del progetto d’affidamento familiare, procedendo congiuntamente all’abbinamento tra minore e famiglia affidataria;
- si pone come luogo di accompagnamento e sostegno delle famiglie affidatarie in tutte le fasi del percorso di affidamento in collaborazione con gli operatori dei servizi Sociali territoriali attraverso verifiche periodiche;
- promuove e conduce incontri di gruppo tra famiglie affidatarie come luogo di scambio, confronto e supporto;
- predispone la “banca dati” delle famiglie affidatarie e disponibili all’esperienza di affidamento familiare, anche in collaborazione con le associazioni di famiglie affidatarie presenti nel territorio.
Nuclei familiari di origine
Famiglie affidatarie
CENTRI DI ASCOLTO FAMIGLIE
Il Centro Ascolto per le Famiglie si colloca in una logica di rete e di potenziamento dei servizi esistenti, per promuovere il benessere dell’intero nucleo familiare e di ogni singolo componente, facilitando la formazione di un’identità genitoriale consapevole e responsabile, stimolando la capacità di organizzazione e l’autonomia di ognuno, nonché l’elaborazione e la conduzione di propri progetti di vita in armonia con il proprio ruolo genitoriale.
L’Ambito Territoriale Sociale di Casarano, ha affidato, previa aggiudicazione di gara, alla Coop. Comunità San Francesco di Ugento, il Centro Ascolto per la Famiglia, con sede a Casarano, Viale Stazione n. 42 (ex Tribunale).
Rientrano nelle attività del Centro Ascolto:
- Mediazione Familiare
- Sostegno psicologico e sociale;
- Spazio Neutro;
- Sportello Immigrati;
- Mediazione penale, su invio da parte dell’USSM di Lecce;
- Consulenza psicopedagogica;
- Gruppi di mutuo aiuto.
L’equipe del Centro per la Famiglia è costituita da figure professionali specialistiche quali psicologo/a, assistente sociale, educatore/educatrice professionale/i, consulente legale, mediatore/mediatrice familiare.
Il Servizio è gratuito e si accede per accesso spontaneo, o su invio dei Servizi territorialmente competenti e/o dell’Autorità Giudiziaria.
Nuclei Familiati, Donne e giovani coppie, Bambini e adolescenti
• Servizio Sociale Professionale o Segretariato Sociale del Comune di residenza.
• Distretto Socio Sanitario Casarano.
Centro Ascolto per la Famiglia, viale Stazione n. 42 – Casarano
Cell. 3297014109
Orari di apertura: Martedì e Giovedì dalle 09:00 – 14:00 / 15:00 – 17:00
SERVIZIO PER L’ADOZIONE NAZIONALE E INTERNAZIONALE
I principi fondamentali che regolano l’adozione nazionale ed internazionale sono:
- ogni minore ha il diritto di essere amato e cresciuto nell’ambito della propria famiglia; il minore temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo da un punto di vista morale e materiale, deve essere affidato ad un’altra famiglia o ad una comunità di tipo familiare;
- se la condizione di deprivazione morale e materiale persiste e viene accertata la situazione di abbandono, il Tribunale per i Minorenni dichiara lo stato di adottabilità del minore.
Affinché si possa dar luogo all’adozione è necessaria:
- la dichiarazione dello stato di abbandono di un minore
- l’idoneità dei coniugi ad adottare.
Competente a emettere entrambi i provvedimenti è il Tribunale per i Minorenni.
L’équipe integrata adozioni ha il compito di promuovere una sempre più adeguata cultura dell’adozione, con una serie di procedure e strumenti atti a qualificare e sostenere il percorso adottivo e post-adottivo, al fine di contrastare il preoccupante fenomeno del “fallimento adottivo”. Le azioni dell’équipe sono tese all’accompagnamento dei coniugi “aspiranti genitori” a diventare “genitori” e i “bambini” a sentirsi “figli”, pertanto, in ordine alle diverse fasi dell’iter adottivo, essa si occuperà dell’informazione, della formazione, della valutazione e del sostegno/ accompagnamento alla genitorialità adottiva.
L’équipe, presidia lo svolgimento di tutte le fasi dell’iter adottivo nazionale ed internazionale.
• Nuclei familiari di origine
• Famiglie affidatarie
Minori
L’area Minori si occupa dei diritti e delle opportunità dei cittadini minorenni e delle loro famiglie attivando servizi e progetti finalizzati a migliorare la qualità della vita dei bambini, dei ragazzi e delle loro famiglie.
L’Area Minori, pertanto, promuove una rete integrata di servizi sul territorio al fine di rispondere ai bisogni dei minori e delle famiglie.
L’obiettivo è quello ad assicurare ai minori il diritto ad una famiglia per mezzo di percorsi di protezione, tutela e sostegno alla crescita al fine di contrastare la marginalizzazione sociale e la devianza.
ADE (Assistenza educativa domiciliare minori e tutoraggio)
l Servizio A.D.E. (assistenza educativa domiciliare) per minori, presente sul territorio d’Ambito, si colloca nella rete dei servizi socio-assistenziali, finalizzati all’attivazione di interventi di tipo preventivo e di sostegno nei confronti di famiglie vulnerabili o in situazioni di difficoltà temporanea.
Il servizio di Assistenza domiciliare è un servizio educativo e di supporto teso ad affrontare concretamente i bisogni dei minori e delle loro famiglie, con la finalità di salvaguardare lo sviluppo della personalità dei minori, di potenziare e/o attivare risorse nella famiglia a rischio di emarginazione al fine di evitare, dove possibile, l’allontanamento del minore dal proprio nucleo familiare.
E’un servizio strategico domiciliare degli interventi che si realizza mediante percorsi educativi di accompagnamento temporaneo a favore dei minori e dei loro nuclei familiari. Finalità del servizio è la salvaguardia dello sviluppo armonico e completo della personalità del minore, mirando all’evoluzione del nucleo familiare in difficoltà.
L’assistenza educativa domiciliare (A.D.E.) consiste in un percorso educativo di accompagnamento temporaneo svolto da un’equipe multidisciplinare nei confronti dei minori e dei loro nuclei familiari.
L’affiancamento avviene nel contesto naturale di vita del nucleo familiare, all’interno della casa nel contesto territoriale in cui vive. Il servizio è erogato presso il domicilio di famiglie in situazioni disagio socio relazionale dove sono presenti uno o più minori che evidenziano difficoltà relazionali o sono a rischio di devianza sociale o di emarginazione, pertanto, esso si configura come un intervento con finalità promozionali e preventive e si pone nella direzione di promuovere la crescita e il benessere globale del minore all’interno del proprio contesto familiare e nel proprio territorio, soprattutto in periodi di difficoltà, evitando forme di tutela più forti che richiedono forme di allontanamento.
Persegue obiettivi sia di prevenzione che di sostegno diretto ai minori al fine di tutelare, accompagnare, promuovere le risorse personali, e alle loro famiglie per supportare e rafforzare le funzioni genitoriali.
Il Servizio si rivolge alle famiglie con figli minori residenti nell’Ambito Territoriale Sociale di Casarano che presentano difficoltà relazionali e fragilità sul piano socio-educativo.
Il Servizio Sociale Professionale comunale e/o i servizi territoriali individuano le famiglie potenzialmente destinatarie del servizio, previa indagine socio familiare e in seguito inviano la richiesta di attivazione al Servizio Sociale Professionale di Ambito. Quest’ultimo dopo aver valutato la pertinenza del servizio di educativa, trasmetterà al coordinatore della ditta aggiudicataria tutta la documentazione utile.
P.I.P.P.I.
P.I.P.P.I. è il risultato di una collaborazione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare dell’Università di Padova, avviata nel 2011.
E’ un programma che persegue la finalità di innovare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie cosiddette negligenti al fine di ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare, articolando le aree del sociale, sanitario e educativo scolastico, tenendo in ampia considerazione la prospettiva dei genitori e dei bambini stessi nel costruire l’analisi e la risposta a questi bisogni.
Obiettivi
– prevenire l’istituzionalizzazione dei minori;
– aumentare la sicurezza dei bambini e migliorare la qualità del loro sviluppo;
– diffondere la cultura del Programma P.I.P.P.I.
BUONI SERVIZIO PER LA PRIMA INFANZIA
I buoni di servizio sono dei “titoli di acquisto” spendibili dalle famiglie pugliesi nei servizi e nelle strutture dedicate all’infanzia, autorizzate al funzionamento in via definitiva, che possono essere scelte in un apposito catalogo, al fine di concorrere al pagamento delle rette e al contempo concorrono a sostenere la piena occupazione delle strutture pubbliche e private in fase di start-up sul territorio regionale.
a) Residenza o domicilio in Puglia;
b) ISEE riferito al nucleo familiare per prestazioni sociali agevolate rivolte a minorenni non superiore a € 40.000,00.
in alternativa è possibile chiedere informazioni agli sportelli sociali dei Servizi comunali dell’Ambito.
Anziani
L’area Anziani si occupa del sostegno e integrazione dei cittadini anziani in condizione di autosufficienza e non autosufficienza attivando progetti e servizi a sostegno degli anziani finalizzati a:
• favorire misure volte a valorizzare gli anziani come risorsa e sviluppare relazioni intergenerazionali;
• offrire servizi e interventi di natura economica;
• incoraggiare e sostenere l’autonomia della persona anziana non autosufficiente;
• favorire la permanenza dell’anziano in famiglia e nel proprio contesto di vita;
• sostenere economicamente le famiglie con anziani e, in generale, quelle che assumono compiti di cura per anziani;
• promuovere la socializzazione e l’integrazione sociale degli anziani.
Assistenza Domiciliare Integrata (ADI)
• persone anziane in condizioni di fragilità;
• persone anziane con patologie in atto temporaneamente invalidanti, trattabili a domicilio;
• persone anziane in dimissione socio–sanitaria protetta da reparti ospedalieri;
• persone anziane con disabilità, pluripatologie e patologie cronico–degenerative che determinano limitazione dell’autonomia;
• persone anziane affette da malattie croniche invalidanti e/o progressivo–terminali;
• persone anziane non autosufficienti.
Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD)
Il SAD offre prestazioni per la cura della persona (igiene personale, vestizione, deambulazione etc.) e la gestione della casa (condizioni igieniche, acquisti, preparazione pasti etc.), oltre a prestazioni igienico-sanitarie di semplice attuazione (assistenza per la corretta esecuzione delle prescrizioni farmacologiche e riabilitative, massaggi, prelievo temperature, etc.).
Il SAD può inoltre garantire prestazioni extra domiciliari come ad esempio l’accompagnamento per il disbrigo delle pratiche, la gestione dei rapporti con il medico di base e le strutture sociosanitarie e sanitarie.
• persone anziane che non dispongono di sufficiente assistenza familiare anche per il materiale impedimento dei familiari a prestarla;
• persone anziane che si trovano in stato di malattia o invalidità, che comporti la necessità di supporto da parte di operatori socio assistenziali, per un periodo più o meno lungo.
PRO.V.I. 2016-2018
La Regione Puglia, con Atto Dirigenziale n. 671/2016, ha approvato un Avviso Pubblico per la selezione dei Progetti di Vita Indipendente (PRO.V.I. 2016-2018) sul territorio regionale, finalizzato sia a dare continuità ai PRO.V.I. già finanziati nel biennio precedente, per i quali ancora sussistano gli obiettivi di Vita Indipendente, sia a selezionare nuovi utenti. Tale progetto permette di beneficiare, dietro approvazione da parte della Regione Puglia del finanziamento richiesto, dell’aiuto di un assistente alla persona e di acquistare ausilii informatici e domotici, finalizzati sia a rendere più accessibili gli ambienti di vita quotidiana sia a favorire la connettività sociale dei beneficiari. A partire dalle ore 12.00 del 15 dicembre 2016, fino alle ore 12.00 del 31 gennaio 2017, è stato possibile, infatti, presentare le domande di manifestazione d’interesse per i Progetti di Vita Indipendente a valere sul progetto PRO.VI. 2016-2018.
Successivamente, con circolari esplicative nn. 4973/2018 e 5046/2019 della Regione Puglia, è stato dato il via all’aggiornamento di tali progetti, già approvati dunque per la prima annualità 2016 – 2018, per un’ulteriore annualità, con l’obiettivo di assicurare continuità al beneficio concesso.
• direttamente nella Struttura scelta tra quelle presenti nel Catalogo on line Regionale;
• al Segretariato Sociale del Comune di residenza;
• direttamente registrandosi al Portale Sistema Puglia e compilare la domanda on line.
Per ulteriori informazioni clicca qui.
HOME CARE PREMIUM
Ai sensi e per gli effetti del DM 463/98, l’INPS ha, tra i propri scopi istituzionali, l’erogazione di prestazioni sociali in favore dei dipendenti e dei pensionati pubblici e dei loro familiari.
È nato, pertanto, nel 2010, il Programma Home Care Premium, che consente l’erogazione di una prestazione finalizzata a garantire la cura, a domicilio, delle persone non autosufficienti iscritte alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali e/o loro familiari. L’Home Care Premium prevede una forma di intervento mista, con il coinvolgimento degli Ambiti Territoriali Sociali e/o Enti pubblici, che vogliano prendere in carico i soggetti non autosufficienti residenti nei propri territori. Il programma si concretizza nell’erogazione, da parte dell’Istituto, di contributi economici mensili, c.d prestazioni prevalenti, in favore di soggetti non autosufficienti, maggiori d’età o minori, che siano disabili e che si trovino in condizione di non autosufficienza per il rimborso di spese sostenute per l’assunzione di un assistente familiare. L’Istituto vuole assicurare altresì dei servizi di assistenza alla persona, c.d. prestazioni integrative, (servizi professionali domiciliari resi da operatori socio sanitari ed educatori professionali, servizi professionali resi da psicologi, come supporto alla famiglia, da fisioterapisti, logopedisti, interventi integrativi e complementari di natura non sanitaria per la crescita delle capacità relazionali o cognitive, il potenziamento delle abilità, e la prevenzione e il rallentamento della degenerazione cognitiva ecc…) chiedendo la collaborazione degli Ambiti Territoriali, secondo quanto previsto dalla legge n. 328/2000, o degli Enti pubblici che abbiano competenza a rendere i servizi di assistenza alla persona e che vogliano convenzionarsi.
A partire dal 01/07/2019, fino al 30/06/2022, è possibile beneficiare del progetto Home Care Premium 2019, sia per le prestazioni prevalenti fornite direttamente dall’Inps, sia, per chi ne faccia richiesta, per quelle integrative assicurate dell’Ambito Territoriale Sociale.
L’istanza di ammissione deve essere trasmessa all’Inps esclusivamente in via telematica, collegandosi al sito internet istituzionale, alla voce servizi on line – ex servizi Inpdap.
Disabili
L’Area Disabili si occupa del “benessere” e della “qualità della vita della persona” unendo gli obiettivi di cura e riabilitazione con quelli della “partecipazione sociale“ e dell’autonomia nell’ambiente di vita.
L’Area Disabili attiva progetti e servizi a sostegno dei disabili e delle famiglie finalizzati a:
• promuovere una corretta informazione dei diritti, dei servizi, degli interventi e delle risorse che la realtà offre ai cittadini disabili;
• garantire un sostegno di carattere psico-sociale e un accompagnamento alle famiglie impegnate nell’assistenza;
• promuovere forme di “inclusione lavorativa dei disabili”;
• favorire l’inserimento dei disabili nelle attività sportive, turistiche e ricreative per una migliore qualità della vita.
Al fine di combattere la marginalizzazione delle persone diversamente abili, il Piano di Zona prevede una serie interventi tesi a offrire servizi finalizzati a favorire l’inclusione sociale e l’integrazione nella comunità anche attraverso il coinvolgimento delle famiglie e del territorio.
Assistenza Domiciliare Integrata (ADI)
• persone affette da malattie croniche invalidanti e/o progressivo–terminali;
Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD)
Il SAD offre prestazioni per la cura della persona (igiene personale, vestizione, deambulazione etc.) e la gestione della casa (condizioni igieniche, acquisti, preparazione pasti etc.), oltre a prestazioni igienico-sanitarie di semplice attuazione (assistenza per la corretta esecuzione delle prescrizioni farmacologiche e riabilitative, massaggi, prelievo temperature, etc.).
Il SAD può inoltre garantire prestazioni extra domiciliari come ad esempio l’accompagnamento per il disbrigo delle pratiche, la gestione dei rapporti con il medico di base e le strutture sociosanitarie e sanitarie.
• persone disabili che non dispongono di sufficiente assistenza familiare anche per il materiale impedimento dei familiari a prestarla.
Buoni servizio di conciliazione disabili
• Centro diurno socioeducativo e riabilitativo per persone con disabilità
• Centro diurno integrato per il supporto cognitivo e comportamentale a persone affette da demenza
• Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata
• Servizi per l’integrazione scolastica e sociale extrascolastica dei diversamente abili
• Centro sociale polivalente per persone con disabilità
• direttamente nella Struttura scelta tra quelle presenti nel Catalogo on line Regionale;
• al Segretariato Sociale del Comune di residenza;
• direttamente registrandosi al Portale Sistema Puglia e compilare la domanda on line.
Per ulteriori informazioni clicca qui.
Servizio di integrazione scolastica
L’assistenza di base agli alunni disabili è parte fondamentale del processo di integrazione scolastica e la sua concreta attuazione contribuisce a realizzare il diritto allo studio costituzionalmente garantito. La piena inclusione degli alunni con disabilità è una finalità che la scuola dell’autonomia persegue attraverso un’intensa e articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio.
Il servizio di Integrazione Scolastica e Sociale consta di prestazioni a carattere socio-educativo-assistenziale, di natura specialistica, fornite dall’Ambito Territoriale Sociale di Casarano presso gli Istituti Scolastici di primo grado.
Le prestazioni, svolte da operatori qualificati, consistono sia in attività di supporto alle risorse personali degli studenti fruitori del servizio, idonee a sviluppare le loro potenzialità e competenze negli apprendimenti, nella comunicazione e nelle relazioni, nonché nella socializzazione, attraverso la collaborazione e il coordinamento di tutte le componenti in questione e dalla presenza di una pianificazione puntuale e logica degli interventi educativi e formativi come previsto dal PEI di ciascun allievo, sia attività di tipo socio-assistenziale finalizzate al supporto dell’alunno per le necessità di tipo igienico – sanitarie.
In particolare, è richiesto di:
- agevolare la frequenza e la permanenza degli studenti nell’ambito scolastico:
- facilitare l’inserimento e la partecipazione attiva degli alunni alle attività didattiche, supportandoli nel raggiungimento degli obiettivi di integrazione ed autonomia personale, in attuazione del PEI;
- sostenere gli alunni nelle attività di socializzazione e nell’acquisizione di capacità comunicative, volte all’integrazione ed alla valorizzazione delle abilità individuali, personalizzando gli interventi necessari ed evolvendoli in armonia con i bisogni dell’alunno seguito;
- favorire un clima di accoglienza ed attenzione alle relazioni all’interno del sistema scolastico.
Pertanto, tale servizio persegue i seguenti obiettivi:
- rimuovere gli ostacoli che impediscono la piena fruizione del diritto allo studio degli alunni diversamente abili;
- promuovere la frequenza degli alunni con disabilità nelle scuole primarie di primo grado, garantendo supporto attraverso l’impiego di personale specialistico;
- favorire, per gli alunni con disabilità, la sperimentazione di nuove metodologie di socializzazione e apprendimento mediante l’ausilio di personale specialistico;
- contrastare fenomeni di marginalità;
- sviluppare potenzialità espressive e comunicative di tali alunni.
Dipendenze
L’Area Dipendenze attiva, in collaborazione con il Distretto Sanitario, una molteplicità di interventi diretti alle dipendenze da sostanze stupefacenti ed alle dipendenze altre (es. gioco, alcool etc.) che intaccano la personalità di soggetti fragili.
Gli interventi riguardano l’inclusione e la re-inclusione sociale e lavorativa e incoraggiano le competenze e le abilità sociali e lavorative anche attraverso la costruzione dei rapporti di relazione sociale.
SERVIZI IN FASE DI ATTIVAZIONE
Salute mentale
L’area Salute Mentale promuove, in collaborazione con il Distretto Sanitario, attività di inclusione sociale e lavorativa della popolazione fragile e delle loro famiglie al fine di migliorare il benessere e le funzionalità delle persone, evidenziandone i punti di forza e le risorse, stimolando i fattori di protezione esterni e favorendo l’emancipazione e il superamento dello stigma e dei pregiudizi promuovendone l’inclusione sociale.
Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD)
Il SAD si offre prestazioni per la cura della persona (igiene personale, vestizione, etc.) e la gestione della casa (condizioni igieniche, acquisti, preparazione pasti etc.), oltre a prestazioni igienico-sanitarie di semplice attuazione. Il SAD può inoltre garantire prestazioni extra domiciliari come ad esempio l’accompagnamento per il disbrigo delle pratiche, la gestione dei rapporti con il medico di base e le strutture sociosanitarie e sanitarie.
Assistenza Domiciliare Integrata (ADI)
Violenza e maltrattamento
L’Area Abuso e Maltrattamento si occupa di prevenire ogni forma di abuso e maltrattamento (violenza fisica, psicologica, economica, sessuale, stalking), promuovendo sul territorio una cultura contro la violenza “di genere” e la violenza sui e tra minori.
Obiettivi dell’Area Abuso e Maltrattamento riguardano in particolare:
• l’attivazione di strutture e servizi per la prevenzione e il contrasto della violenza su donne e minori, nonché dello sfruttamento e della tratta di esseri umani.
• l’attivazione di percorsi di autonomia e di indipendenza economica delle donne vittime di violenza attraverso l’inserimento lavorativo e il diritto alla casa e alla salute.
Tale Area si connota per una pluralità di funzioni che richiedono un intervento interistituzionale e multidisciplinare fondato sull’intervento integrato tra i differenti attori presenti sul territorio.
Centro Antiviolenza
Sono prestazioni del centro antiviolenza gli interventi di ascolto (anche telefonico), di aiuto e sostegno psicosociale individuale e di gruppo, di psico-terapia, nonché di sostegno nell’ascolto protetto e di evaluation (nelle attività di indagine e processuali), di assistenza legale, nonché di sostegno ed orientamento per l’inserimento sociale e lavorativo delle donne vittime di maltrattamenti e violenze. Il centro antiviolenza svolge anche attività di prevenzione attraverso interventi di sensibilizzazione, formazione, attività culturali, ecc. in favore della comunità sociale in generale ma particolarmente rivolte ad operatori del sistema socio-sanitario e della scuola. Il centro antiviolenza dispone pertanto di spazi adeguati destinati alle attività di aiuto individuali e di gruppo, opportunamente attrezzati e arredati, nonché di strumenti per gli interventi di prossimità e di pronto intervento. Il centro opera in stretta connessione con i servizi del pronto intervento sociale e con le strutture di accoglienza residenziale
• Servizio Sociale Professionale o Segretariato Sociale del Comune di residenza.
COMPONENTI DELL’EQUIPE’ INTEGRATA DI AMBITO PER IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E CONTRASTO AL MALTRATTAMENTO,ABUSO E VIOLENZA DI GENERE
Equipe maltrattamento e violenza
L’Equipe integrata multidisciplinare, attraverso accordi di programma o protocolli d’intesa, svolgono specifici compiti di valutazione-validazione per la presa in carico e per il trattamento delle situazioni di maltrattamento/abuso, sospetto o conclamato, e per l’elaborazione di un progetto d’aiuto e di sostegno alle vittime di violenza. (DGR 1890/2010)
L’equipe multidisciplinare integrata nasce dalla necessità di integrare competenze professionali appartenenti al campo sociale e sanitario per offrire servizi di prevenzione e presa in carico delle vittime di abuso e maltrattamento e per l’espletamento del corretto iter procedurale a sostegno delle vittime di violenza.
L’equipe integrata multidisciplinare territoriale svolge i seguenti compiti:
– Attività di prevenzione primaria:
– Sensibilizzazione, informazione e orientamento delle comunità locali sul fenomeno della violenza;
– Informazione e sensibilizzazione degli operatori dei servizi sociali e sanitari di base, degli insegnanti, degli educatori;
– Percorsi di sensibilizzazione sul tema della violenza (in particolare violenza domestica);
– Interventi di educazione e orientamento rivolti agli studenti;
– Valutazione sull’entità del rischio e sulla necessità di presa in carico:
– Accoglienza delle segnalazioni e i casi inviati dai servizi territoriali;
– Rilevazione diretta e/o consulenza per individuare e riconoscere le situazioni di rischio;
– Tempestiva segnalazione/denuncia all’autorità giudiziaria e proposta di provvedimento immediato a tutela dei minori;
– Interventi di natura protettiva del minore (allontanamento e affidamento), d’intesa con il S.S.P. di Ambito e con il S.S.C. di competenza;
– Elaborazione e gestione del PAIV (Piano di Assistenza Individuale Antiviolenza) con i servizi coinvolti;
– Attivazione dei servizi specialistici dell’ASL per gli interventi diagnostici (medici, sociali e psicologici) e psicoterapeutici del bambino e della sua famiglia, nonché la consulenza e il sostegno anche ai familiari non abusanti;
– Monitoraggio e verifica dell’attuazione del progetto di intervento;
– Attua interventi disposti dall’autorità giudiziaria;
– Individua al suo interno una figura con funzione di coordinamento delle diverse fasi (case manager o referente del caso);
– Collabora in sinergia col CAV.
Obiettivi:
promuovere lo sviluppo e il consolidamento del complessivo sistema di prevenzione, presa in carico e trattamento delle situazioni di maltrattamento e/o violenza nell’ottica dell’integrazione tra i soggetti preposti.
Risultati attesi
– potenziamento e consolidamento operativo della rete delle strutture e dei servizi di prevenzione e contrasto della violenza di genere;
– emersione del fenomeno della violenza di genere in tutte le sue dimensioni.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio:
– Assistente Sociale del Servizio Sociale Professionale;
– Educatore professionale(a carico ASL)
– Psicologo – psicoterapeuta (a carico ASL);
Contrasto alla povertà
L’Area Contrasto alla Povertà prevede interventi finalizzati a ridurre la povertà intesa come precarietà economica, deprivazione culturale e carenza di legami familiari e sociali.
L’obiettivo è costruire percorsi di integrazione e reinserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati e potenziare i servizi e le strutture integrate per l’accoglienza nelle situazioni connesse alle emergenze sociali e abitative.
Immigrati
L’Area Immigrati si occupa della programmazione e del coordinamento di interventi volti all’inclusione dei cittadini stranieri immigrati.
Gli interventi a favore dell’inclusione di cittadini comunitari ed extracomunitari sono tesi, innanzitutto, ai processi di integrazione al fine di consentire una piena cittadinanza sociale.
L’Ambito Sociale si prefigge i seguenti obiettivi:
• contrastare l’esclusione sociale degli immigrati comunitari ed extracomunitari;
• migliorare l’integrazione scolastica degli alunni;
• attivare servizi di mediazione culturale con la famiglia;
• attivare iniziative in ambito scolastico e sociale finalizzate alla promozione della multiculturalità e dell’intercultura.
Progetti
PROGETTI DI VITA INDIPENDENTE (PRO. V. I.)
La finalità complessiva dei Progetti di Vita Indipendente (PRO.V.I.) è quella di sostenere la “Vita Indipendente”, con la quale si intende la possibilità, per una persona adulta con disabilità grave, di autodeterminarsi e di poter vivere il più possibile in condizioni di autonomia, avendo la capacità di prendere decisioni riguardanti la propria vita e di svolgere attività di propria scelta. Ciò che differenzia l’intervento di Vita Indipendente da altre azioni più di carattere assistenziale, si concretizza soprattutto nella modificazione del ruolo svolto dalla persona con disabilità che abbandona la posizione di “oggetto di cura” per diventare “soggetto attivo” che si autodetermina; a ciò si aggiunga il grado di integrazione tra interventi, ausili e modalità di supporto alla persona che il PRO.V.I. può attivare in un unico progetto.
Al fine della presentazione di un Pro.V.I. il richiedente il beneficio economico attiva con propria istanza l’iter burocratico secondo l’ordine stabilito dal bando regionale.
Destinatari sono le persone con disabilità motorie gravi ovvero affette da gravi patologie neurodegenerative che abbiano già prodotto permanenti limitazioni alla capacità autonoma di movimento.
Per informazioni rivolgersi alla P.U.A. Distrettuale o al Segretariato Sociale.