Responsabilità familiari
In questa area vi sono servizi a sostegno delle famiglie con l’obiettivo di:
- promuovere la centralità della famiglia creando condizioni per cui si realizzino spazi di protagonismo educativo, culturale, sociale e sanitario;
- dare impulso alla famiglia attraverso servizi dedicati;
- sviluppare e sostenere forme di auto-organizzazione delle famiglie.
L’obiettivo è quello di fornire supporto alla gestione delle problematiche organizzative familiari, sostenendo la maternità e la paternità consapevole e responsabile.
Per l’area tematica in questione l’Ambito Territoriale di Foggia offre, a favore degli utenti, i seguenti servizi:
- sostegno alla genitorialità;
- affido;
- assistenza domiciliare educativa (ADE);
- centro ascolto per famiglie.
Responsabilità familiari
I servizi di sostegno alla genitorialità sono servizi diversi e flessibili che intervengono in maniera specifica per promuovere il benessere dell’intero nucleo familiare, sostenendo la coppia, il nucleo familiare e ogni singolo componente nella fase del ciclo vita, facilitando la formazione di un’identità genitoriale, finalizzata ad una scelta consapevole e responsabile della maternità e della paternità, favorendo la capacità dei genitori di relazionarsi con gli altri e con l’ambiente circostante, stimolando la capacità di organizzazione e l’autonomia di ognuno, nonché l’elaborazione e la conduzione di propri progetti di vita in armonia con il proprio ruolo genitoriale.
Il servizio è regolamentato dall’art. 93 del Regolamento Regionale n°4/2007.
Nell’Ambito Territoriale di Foggia sono presenti tre equipe affido-adozioni (Nord-Sud-Centro) una per ogni circoscrizione territoriale composta da assistenti sociali e psicologi dell’ Azienda Sanitaria Locale e del Comune e da una Pedagogista messa a disposizione dall’ ASL FG.
E’ presente ed esecutivo il Regolamento per l’Affido ed è presente ed operativa l’Anagrafe delle Famiglie che distingue i nuclei familiari in tre categorie di Albi:
- famiglie di pronto intervento;
- famiglie professionali;
- famiglie d’appoggio.
Nella nuova programmazione, l’Ambito della città di Foggia, ha inteso rafforzare le reti multi-professionali per l’accompagnamento dei minori e delle figure genitoriali e attraverso il potenziamento dei progetti di affido familiare di minori, rafforzare la collaborazione tra Comune e Tribunale per i Minorenni, nel rispetto delle competenze che le norme attribuiscono a ciascuna parte, al fine di raggiungere una ottimale distribuzione dei progetti di ricovero residenziale rispetto alla dotazione territoriale di strutture ed una minore permanenza dello stesso minore nella struttura, favorendo percorsi di rientro nella famiglia di origine ovvero i percorsi di affido.
E’ attiva sul territorio un’ attività di sensibilizzazione e promozione dell’affidamento familiare in collaborazione con ASL FG, con il coinvolgimento delle scuole della città, finalizzata a risvegliare il desiderio di accogliere, in persone che già sono genitori.
Al fine di promuovere e sostenere il percorso adottivo e post adottivo, è previsto il rafforzamento delle equipe multidisciplinari integrate, con lo scopo di assicurare unitarietà d’intervento e ad “alta specializzazione”, superare la disomogeneità di informazioni alle coppie che si rivolgono al Servizio Pubblico o agli Enti Autorizzati. L’equipe multidisciplinare integrata rappresenta una giusta risposta per un’organizzazione sempre più territoriale dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza.
Il lavoro dell’Equipe è finalizzato a migliorare la metodologia operativa per una maggiore cura del rapporto con le famiglie affidatarie, ponendo attenzione a mantenere contatti e colloqui con continuità e frequenza nell’ambito del progetto di affido e sul coinvolgimento puntuale della rete degli operatori competenti sui casi.
E’ possibile scaricare la modulistica relativa all’affido ai seguenti link:
Questi moduli devono essere compilati e spediti al Tribunale per i Minorenni di Bari.
Il servizio consiste nell’erogazione di attività di sostegno alla genitorialità presso il domicilio di famiglie in situazioni di disagio socio-relazionale dove sono presenti uno o più minori che evidenziano difficoltà relazionali o sono a rischio di devianza sociale o di emarginazione. Esso pertanto si configura come un intervento con finalità promozionali e preventive e si pone nella direzione di promuovere la crescita e il benessere globale del minore all’interno del proprio contesto familiare e nel proprio territorio, soprattutto in periodi di difficoltà, evitando forme di tutela più forti che richiedono forme di allontanamento.
Le prestazioni si dividono in tre macro aree:
- gli interventi educativi rivolti direttamente al minore, in rapporto all’età degli stessi, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo personale ed i rapporti con i membri del nucleo familiare e del contesto socio-ambientale di riferimento (cura di sé e gestione dei propri spazi di vita, capacità di gestire il materiale scolastico e l’organizzazione dello studio, accompagnamento nelle relazioni con il gruppo dei pari, accompagnamento allo sviluppo di autonomie attraverso esperienze pratiche in vari settori);
- gli interventi di sostegno alla famiglia nello svolgimento delle sue funzioni educative e di cura attraverso l’educazione all’ascolto e la comprensione dei bisogni del minore, la definizione condivisa e la reciproca osservazione delle regole educative, la funzione di mediazione delle relazioni familiari, il sostegno ai genitori nell’imparare a gestire il rapporto con servizi e istituzioni, la funzione di stimolo e traduzione pratica nella gestione delle risorse e dell’organizzazione familiare dei principi educativi e del rispetto dei componenti il nucleo, le attività di coordinamento e di mediazione con le agenzie socio-educative e ricreative del territorio: la scuola, i centri diurni, le società sportive e culturali, i centri estivi;
- gli interventi di promozione dell’autonomia dei genitori nell’accesso a prestazioni e servizi sociali e socio-sanitari, la funzione di collegamento con l’intera rete dei servizi, la creazione di una rete formale e informale di supporto alla famiglia. Il servizio deve comprendere gli interventi come definiti nel Progetto Educativo Individualizzato (PEI), attivato su valutazione e richiesta del servizio sociale, concordato con l’equipe del servizio, con la famiglia, con gli operatori scolastici e con altri soggetti istituzionali che si occupano dei minori. Non rientrano tra le prestazioni del servizio ADE le attività di sostegno scolastico e di aiuto nei compiti scolastici.
Nella Città di Foggia il servizio di Educativa Domiciliare per minori è attivo dall’anno 2015/2016 con il progetto denominato “Affido e Famiglia”, esperienza proseguita e potenziata dal febbraio 2017 sino ad oggi.
Per l’accesso alla prestazione il cittadino si reca alla Porta Unica di accesso presente nelle circoscrizioni dislocate sul territorio comunale agli indirizzi raggiungibili al seguente link: http://www.resettamiweb.it/
Nella Città di Foggia è presente un Centro di Ascolto per le famiglie, ubicato in Via Luigi Miranda 37. Svolge un ruolo importante come punto di ascolto per le famiglie e come spazio neutro per “incontri protetti” (minori/genitori) su segnalazione ed invio del servizio sociale professionale d’ambito.
Il servizio ha l’obiettivo di promuovere, sostenere e facilitare le relazioni intrafamiliari, in particolare, le situazioni di separazione e/o divorzio della coppia genitoriale; mettere in comunicazione le famiglie coinvolgendo sia la scuola che il territorio. Il Centro costituisce spazio di riferimento per le famiglie, favorendo i momenti di ascolto e di orientamento e attivando gruppi di auto-aiuto.
Si offrono le seguenti attività quale sostegno alla funzione genitoriale:
- “Gruppi di aiuto” che prevede attività di sostegno alla promozione di gruppi di auto aiuto e di mutuo aiuto per ottimizzare le risorse personali, supportare le famiglie, sostenere le azioni a favore dei minori promuovendo lo scambio di esperienze;
- “Spazio famiglie” che prevede la costituzione di uno spazio per le famiglie come luogo di ascolto, accoglienza ed orientamento, di educazione alla genitorialità, di consulenza e di promozione con il supporto di un’equipe di esperti (Psicologi e legali etc..) e di operatori sociali, oltre all’attivazione di servizi, quali:
- ascolto telefonico ed in sede, colloqui individuali, sportello informativo come attività di filtro verso i servizi pubblici della locale Azienda USL e i servizi del territorio;
- funzionamento di un sito web, che pubblicherà sul sito notizie aggiornate sull’articolazione del progetto, come accedere ai vari servizi offerti, e la diffusione dei risultati conseguiti; lo stesso sito è concepito in maniera tale da costituire un Forum permanente al quale potrà intervenire chiunque ritenga di poter dare un contributo e/o suggerimento e sia in possesso di informazioni che possano favorire lo sviluppo della progettualità;
- “Ascolti protetti” che prevede incontri protetti per tutelare il diritto di visita del bambino con il genitore non affidatario e favorire il mantenimento e la cura dei legami familiari nelle situazioni di alta conflittualità.
Minori
L’obiettivo primario è la tutela dei diritti e delle opportunità dei minori e delle loro famiglie. L’Ambito Territoriale di Foggia ha attivato una rete integrata di servizi e progetti finalizzati a sostenere la crescita consapevole del minore con interventi socio-educativi ed assistenziali rivolti all’intero nucleo familiare. L’obiettivo è quello di assicurare un adeguato sostegno educativo laddove il minore sia privo di validi riferimenti familiari garantendo il diritto ad una famiglia per mezzo di percorsi di protezione, tutela e sostegno alla crescita al fine di contrastare la marginalizzazione sociale e la devianza.
Per l’area tematica in questione l’Ambito Territoriale di Foggia offre, a favore degli utenti, i seguenti servizi:
- asilo nido;
- centro socio-educativo diurno polivalente;
- buoni servizio per l’infanzia.
Minori
L’asilo nido o nido d’infanzia è la struttura autorizzata per l’erogazione di un servizio educativo e sociale per bambini in età compresa tra i 3 e i 36 mesi.
E’ un servizio educativo e sociale di interesse pubblico che concorre con le famiglie alla loro crescita e formazione, nel quadro di una politica per la prima infanzia e a garanzia del diritto all’educazione, nel rispetto dell’ identità individuale, culturale e religiosa. Costituisce, inoltre, servizio di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle famiglie, quale strumento a supporto di una migliore organizzazione dei nuclei familiari.
Sono assicurate le prestazioni che consentano il perseguimento delle seguenti finalità:
- sostegno alle famiglie, con particolare attenzione a quelle monoparentali, nella cura dei figli e nelle scelte educative;
- cura dei bambini che richieda un affidamento quotidiano e continuativo (superiore a 5 ore per giornata) a figure professionali, diverse da quelle parentali, in un contesto esterno a quello familiare;
- stimolazione allo sviluppo e socializzazione dei bambini, a tutela del loro benessere psicofisico e per lo sviluppo delle loro potenzialità cognitive, affettive, relazionali e sociali.
Nell’ultimo anno, nel territorio comunale, si è registrato un sensibile aumento delle strutture che hanno effettuato manifestazione d’interesse per l’iscrizione del catalogo dell’offerta dei buoni servizio rivolti ai minori e hanno firmato con l’Ambito Territoriale di Foggia gli appositi contratti di servizio.
Per l’accesso al servizio, il settore responsabile è il “Servizio Pubblica Istruzione-Scuola dell’infanzia Comunali ed Asili Nido Comunali”.
Il Servizio Sociale e Prevenzione si occupa di:
- acquisire ogni documentazione utile per la sottoscrizione dei contratti di servizio (piano dei costi, contratti etc..);
- sottoscrivere con le unità di offerta regolarmente iscritte al Catalogo regionale il contratto di servizio;
- espletare l’istruttoria delle domande di richiesta del Buono Servizio, rispettando l’ordine automaticamente definito dalla piattaforma, nel limite del numero massimo dei posti indicati dall’unità di offerta Catalogo;
- richiedere integrazioni documentali o chiarimenti al referente del nucleo familiare e, per conoscenza, via pec all’unità di offerta opzionata, entro tempi compatibili con il rispetto dei termini per l’approvazione delle graduatorie;
- entro 30 giorni dalla chiusura dei termini previsti per l’abbinamento, generare due distinte graduatorie delle domande di accesso ai Buoni Servizio;
- assicurare un costante controllo della spesa;
- porre in essere ogni controllo di regolarità delle posizioni lavorative attive nei servizi;
- effettuare periodici controlli presso le Unità di Offerta con le quali ha sottoscritto l’addendum al contratto;
- disporre mensilmente il pagamento in favore dell’Unità di Offerta dei Buoni Servizio, sulla base dell’avvenuto invio delle attestazioni di frequenza e pagamento e della documentazione di spesa necessaria;
- nel caso di irregolarità o inadempienza rispetto agli obblighi posti in capo al referente del nucleo familiare e/o all’unità di offerta, oltre ad avviare ogni adempimento disposto dalla legge, sospendere il riconoscimento del Buono Servizio con la conseguente inammissibilità della spesa fino all’avvenuta regolarizzazione da parte dell’Unità di offerta interessata;
- garantire l’applicazione della vigente Normativa UE in materia di informazione e pubblicità del finanziamento con fondi comunitari dell’intervento.
E’ una struttura di prevenzione e recupero aperta a tutti i minori che, attraverso la realizzazione di un programma di attività e servizi socio-educativi, culturali, ricreativi e sportivi, mira in particolare al recupero dei minori con problemi di socializzazione o esposti al rischio di emarginazione e di devianza o diversamente abili. Il centro offre sostegno, accompagnamento e supporto alle famiglie ed opera in stretto collegamento con i servizi sociali del comune e con le istituzioni scolastiche, nonché con i servizi delle comunità educative e delle comunità di pronta accoglienza per minori.
I centri assicurano supporti educativi nelle attività scolastiche ed extrascolastiche, offrendo sostegno e supporto alle famiglie. Al suo interno vengono realizzate:
- attività sportive;
- attività ricreative;
- attività culturali;
- attività di supporto alla scuola ;
- momenti di informazione;
- prestazioni sociosanitarie eventualmente richieste per minori con problematiche psico-sociali;
- somministrazione pasti, in relazione agli orari di apertura.
Nell’Ambito Territoriale di Foggia sono presenti n. 4 centri diurni. Alcuni di essi hanno effettuato manifestazione d’interesse per l’iscrizione del catalogo dell’offerta dei buoni servizio rivolti ai minori e hanno firmato con l’Ambito Territoriale di Foggia gli appositi contratti di servizio. Sono presenti e funzionanti altresì due Centri Aperti Polivalenti per minori.
E’ in fase di realizzazione un progetto finanziato nell’Ambito del Bando regionale per soggetti pubblici per l’Infrastrutturazione Sociale per la creazione di un nuovo “Centro Aperto Polivalente per Minori” che andrà ad incrementare la disponibilità di posti nell’Ambito.
Il Buono Servizio è un titolo per l’acquisto di Servizi e da diritto ad un abbattimento della tariffa in relazione all’ISEE familiare, fino al 100% della tariffa applicata dalle unità di offerta (asili nido/sezioni primavera, centri ludici, per la prima infanzia e servizi socio-educativi) iscritte nell’apposito catalogo telematico, al netto dell’applicazione di una franchigia uguale per tutti i nuclei familiari pari a € 50,00.
I Nuclei Familiari possono richiedere i Buoni Servizio per un numero massimo di 11 mensilità consecutive nell’arco temporale di 12 mesi, a decorrere dalla data di presentazione della domanda, per la frequenza delle unità di offerte iscritte al catalogo telematico della Regione Puglia.
E’ rivolto a minori di età compresa fra i 3 e 36 mesi.
Può richiedere i Buoni Servizio il referente del Nucleo Familiare che, alla data di presentazione della domanda sull’apposita piattaforma telematica, sia in possesso dei seguenti requisiti:
- residenza o domicilio in Puglia;
- ISEE riferito al Nucleo Familiare per prestazioni sociali agevolate rivolte ai minorenni non superiore a € 40.000,00.
La procedura di iscrizione per l’ottenimento del buono è espletata interamente sulla piattaforma messa a disposizione da Sistema Puglia raggiungibile al link di seguito indicato:
La richiesta va effettuata dal nucleo familiare previa registrazione sulla piattaforma ed autorizzata dall’Ambito Territoriale di Foggia che acquisisce le richieste e, verificati i requisiti per l’accesso, ne dispone l’erogazione.
L’ufficio competente è il settore Servizi Pubblica Istruzione – Scuola dell’Infanzia Comunali e Asili Nido Comunali sito in Via Antonio Gramsci 17.
Anziani
In questa area troviamo i servizi che si occupano del sostegno dei cittadini anziani in stato di autosufficienza e non, attivando progetti e servizi individualizzati volti ad evitare, se possibile, processi di istituzionalizzazione e ricovero attraverso l’attivazione di percorsi di sostegno di tipo domiciliare.
Le finalità delle azioni messe in campo sono volte a:
- valorizzare gli anziani come risorsa e sviluppare relazioni intergenerazionali;
- offrire servizi e interventi di natura economica;
- incoraggiare e sostenere l’autonomia della persona anziana non autosufficiente;
- favorire la permanenza dell’anziano in famiglia e nel proprio contesto di vita;
- sostenere economicamente le famiglie con anziani in coabitazione e dedicare loro le cure necessarie;
- promuovere la socializzazione e l’integrazione sociale degli anziani.
Per l’area tematica in questione l’Ambito Territoriale di Foggia offre, a favore degli utenti, i seguenti servizi:
- assistenza domiciliare integrata (ADI);
- assistenza domiciliare (SAD);
- telesoccorso;
- centri diurni/polivalenti;
- buoni servizio.
Anziani
Il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, regolamentato dall’art. 88 del Regolamento Regionale n°4/2007, consiste in una serie di interventi forniti ai cittadini anziani non autosufficienti, al fine di favorire la permanenza nel loro ambiente di vita, prevenendo e/o evitando l’istituzionalizzazione, e la promozione di una soddisfacente vita di relazione, attraverso un complesso di prestazioni domiciliari socio assistenziali e sanitarie.
Il Servizio ADI consiste nel:
- creare/sviluppare i presupposti necessari alla permanenza della persona non autosufficiente nel proprio nucleo familiare, evitando interventi di allontanamento dallo stesso;
- adottare modalità di intervento mirate al recupero, al reinserimento, all’autonomia, alla salvaguardia della vita affettiva e di relazione dell’utente;
- favorire l’integrazione sociale ed il miglioramento della qualità della vita dell’anziano non autosufficiente;
- rendere partecipi in primis i soggetti stessi e le loro famiglie, attivando e sostenendo i rapporti tra nucleo familiare e servizi socio-sanitari territoriali;
- prevenire la manifestazione di comportamenti a rischio all’interno del nucleo familiare;
- prevenire e recuperare situazioni di solitudine ed emarginazione;
- evitare i ricoveri negli ospedali e nelle strutture residenziali per un risparmio economico;
- assicurare azioni di sollievo alle persone non autosufficienti e alle loro famiglie;
- consolidare il sistema dei servizi sociali e sanitari esistenti, garantendo un miglioramento della qualità complessiva degli stessi.
Le prestazioni, svolte presso il domicilio dell’utente richiedente, sono:
- di tipo domestico (prestazioni di aiuto materiale per l’igiene della persona e della casa);
- di tipo Socio-assistenziale (disbrigo pratiche, accompagnamento utente visite mediche etc..).
La richiesta si inoltra al medico curante che compila la SVAMA sanitaria. Successivamente, su richiesta dell’utente, viene presa in carico dai servizi sociali comunali che con l’ausilio delle assistenti sociali compilano la SVAMA sociale. A seguito di valutazione multidimensionale (UVM), l’istruttoria si chiude con la definizione delle prestazioni da erogare.
Il Servizio di Assistenza Domiciliare comprende prestazioni di tipo socio-assistenziale che si articolano per aree di bisogno in assistenza domiciliare per anziani. Sono prestazioni di assistenza domiciliare quelle di aiuto alla persona nello svolgimento delle normali attività quotidiane, quelle di sostegno alla funzione educativa genitoriale, quelle di sostegno alla mobilità personale, vale a dire le attività di trasporto e accompagnamento per persone anziane e parzialmente non autosufficienti, che a causa dell’età e/o di patologie invalidanti, accusano ridotta o scarsa capacità nella mobilità personale, anche temporanea, con evidente limitazione dell’autonomia personale e conseguente riduzione della qualità della vita.
La richiesta si inoltra presso gli uffici dei servizi sociali comunali. L’utente si reca presso gli sportelli dell’assessorato e con le assistenti sociali compilano la SVAMA Sociale. L’istruttoria si chiude con la definizione delle prestazioni da erogare.
E’ attivo presso l’Ambito Territoriale di Foggia il servizio di teleassistenza e telemonitoraggio dei parametri vitali in relazione alle patologie presenti, erogati h24 da una centrale di assistenza con personale dedicato con l’adeguato impiego di tecnologia per la domotica sociale.
La domanda si inoltra presso gli uffici dei servizi sociali comunali ed è soggetto al pagamento di una tariffa commisurata alla situazione reddituale del nucleo familiare (dietro presentazione del modello ISEE).
Nell’Ambito Territoriale di Foggia è presente il centro per anziani denominato “N. Palmisano”. Ai sensi dell’art. 106 del Regolamento Regionale n°4/2007 il Centro Polivalente per anziani è una struttura aperta alla partecipazione di anziani alle attività ludico ricreative di socializzazione e di animazione; ha come obiettivi quello di non consentire e contrastare l’isolamento e l’emarginazione sociale delle persone anziane, mantenere i livelli di autonomia delle persone e mettere in essere azioni di supporto alle famiglie.
Il Centro svolge le seguenti attività:
- attività educative indirizzate all’autonomia;
- attività di socializzazione ed animazione;
- attività espressive, psicomotorie;
- attività ludiche e ricreative;
- attività culturali e occupazionali;
- segretariato sociale;
- attività di laboratorio ludico espressivo e artistico.
Il Buono Servizio è un titolo per l’acquisto di Servizi e da diritto ad un abbattimento della tariffa in relazione all’ISEE familiare.
Il servizio è rivolto ad utenti di età superiore a 65 anni autosufficienti e non autosufficienti. Può richiedere l’agevolazione prevista dai Buoni Servizio il referente del Nucleo Familiare che alla data di presentazione della domanda, sull’apposita piattaforma telematica, sia in possesso dei seguenti requisiti:
- di un PAI – Progetto Assistenziale Individualizzato in corso di validità, nel caso di accesso a prestazioni socio-sanitarie ex artt. 60, 60 ter, 88 per persone in condizione di grave non autosufficienza;
ovvero:
- di una Scheda di Valutazione Sociale del caso in corso di validità (nel caso di accesso a prestazioni socio-assistenziali ex artt. 68, 87, 105, 106), elaborata dal Servizio Sociale Professionale del Comune o dell’ambito territoriale in cui è residente il richiedente del buono servizio;
- residenza o domicilio in Puglia;
- ISEE riferito al Nucleo Familiare per prestazioni sociali agevolate rivolte agli utenti non superiore a € 40.000,00;
- ISEE ristretto non superiore a € 20.000,00 (nel caso di anziani non autosufficienti).
Per la richiesta di accesso al contributo da erogare tramite i Buoni Servizio, l’utente deve rivolgersi presso gli uffici dei servizi sociali comunali.
I servizi per i quali il Buono Servizio è utilizzabile sono i seguenti:
- i servizi a ciclo diurno semi-residenziale per disabili e anziani, ex artt. 60 e 60ter, 68, 105, 106, di cui al Reg. R. n. 4/2007 e s.m.i., in ogni caso autorizzati al funzionamento;
- i servizi domiciliari S.A.D. (art. 87) e A.D.I. (art. 88) limitatamente alla quota sociale delle stesse prestazioni.
Disabili
In questa area vi sono i servizi che favoriscono il “benessere” e la “qualità della vita della persona” unendo gli obiettivi di cura e riabilitazione con quelli della “partecipazione sociale“ e dell’autonomia nell’ambiente di vita.
Nell’Area Disabili vi sono progetti e servizi a sostegno dei disabili e delle famiglie finalizzati a:
- promuovere una corretta informazione dei diritti, dei servizi, degli interventi e delle risorse che la realtà offre ai cittadini disabili;
- garantire un sostegno di carattere psico-sociale e un accompagnamento alle famiglie impegnate nell’assistenza;
- promuovere forme di “inclusione lavorativa dei disabili”;
- favorire l’inserimento dei disabili nelle attività sportive, turistiche e ricreative per una migliore qualità della vita.
Al fine di combattere la marginalizzazione delle persone diversamente abili, il Piano di Zona prevede una serie di interventi tesi a offrire servizi finalizzati a favorire l’inclusione sociale e l’integrazione nella comunità anche attraverso il coinvolgimento delle famiglie e del territorio.
Per l’area tematica in questione l’Ambito Territoriale di Foggia offre, a favore degli utenti, i seguenti servizi:
- assistenza domiciliare integrata (ADI);
- assistenza domiciliare (SAD);
- barriere architettoniche;
- sostegno scolastico;
- progetto vita indipendente (PRO.VI);
- centri diurni/polivalenti;
- casa famiglia;
- buoni servizio.
Disabili
- ADI
- SAD
- Barriere architettoniche
- Sostegno scolastico
- PRO.VI
- Centri diurni/polivalenti
- Casa Famiglia
- Buoni Servizio
- Mobilità e Disabili
Il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, regolamentato dall’art. 88 del Regolamento Regionale n°4/2007, consiste in una serie di interventi forniti ai cittadini diversamente abili, al fine di favorire la permanenza nel loro ambiente di vita, prevenendo e/o evitando l’istituzionalizzazione, e la promozione di una soddisfacente vita di relazione, attraverso un complesso di prestazioni domiciliari socio assistenziali e sanitarie.
Attraverso il servizio ci si propone di:
- creare/sviluppare i presupposti necessari alla permanenza dell’utente nel proprio nucleo familiare, evitando interventi di allontanamento dallo stesso;
- adottare modalità di intervento mirate al recupero, al reinserimento, all’autonomia e alla salvaguardia della vita affettiva e di relazione dell’utente;
- favorire l’integrazione sociale ed il miglioramento della qualità della vita dell’utente;
- rendere partecipi in primis i soggetti stessi e le loro famiglie, attivando e sostenendo i rapporti tra nucleo familiare e servizi socio-sanitari territoriali, associazionismo e terzo settore;
- prevenire la manifestazione di comportamenti a rischio all’interno del nucleo familiare;
- prevenire e recuperare situazioni di solitudine ed emarginazione;
- ridurre i ricoveri negli ospedali e nelle strutture residenziali;
- assicurare azioni di sollievo agli utenti e alle loro famiglie;
- consolidare il sistema dei servizi sociali e sanitari esistenti, garantendo un miglioramento della qualità complessiva degli stessi.
Le prestazioni, svolte al domicilio dell’utente richiedente, sono:
- di tipo domestico (prestazioni di aiuto materiale per l’igiene della persona e della casa);
- di tipo Socio-assistenziale (disbrigo pratiche, accompagnamento utente a visite mediche etc..).
La richiesta si inoltra al medico curante che compila la SVAMA sanitaria. Successivamente, su richiesta dell’utente, viene presa in carico dai servizi sociali comunali che con l’ausilio delle assistenti sociali compilano la SVAMA sociale. A seguito di una valutazione multidimensionale (UVM), l’istruttoria si chiude con la definizione delle prestazioni da erogare.
Il servizio di assistenza domiciliare comprende prestazioni di tipo socio-assistenziale che si articolano per aree di bisogno in assistenza domiciliare per gli utenti diversamente abili. Sono prestazioni di assistenza domiciliare quelle di aiuto alla persona nello svolgimento delle normali attività quotidiane, quelle di sostegno alla funzione educativa genitoriale, quelle di sostegno alla mobilità personale, vale a dire le attività di trasporto e accompagnamento per gli utenti, che a causa delle patologie invalidanti, accusano ridotta o scarsa capacità nella mobilità personale, anche temporanea, con evidente limitazione dell’autonomia personale e conseguente riduzione della qualità della vita.
La richiesta si inoltra presso gli uffici dei servizi sociali comunali, le assistenti sociali compilano, con l’utente richiedente, la SVAMA sociale. L’istruttoria si chiude con la definizione delle prestazioni da erogare.
Il progetto prevede l’erogazione di contributi economici finalizzati a:
- adeguamento e rimozione degli ostacoli di ordine strutturale presso le abitazioni dei portatori di handicap al fine di rendere più agevole l’autonomia degli stessi;
- migliorare la qualità della vita delle persone diversamente abili favorendone la mobilità;
- migliorare la fruizione degli ambienti domestici.
Le principali attività previste riguardano interventi di adeguamento ai sensi della Legge n.13/89 “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati” e consistono nel:
- coordinamento della diffusione dell’informazione, sia tramite stampa che tramite operatori sociali e sanitari e associazioni;
- predisposizione modulistica;
- raccolta domande e relativa istruttoria;
- informazioni e consulenza ai cittadini interessati e/o agli operatori;
- erogazione contributi.
La domanda va inoltrata presso gli uffici dei Servizi Sociali Comunali.
I servizi per l’integrazione scolastica dei diversamente abili sono finalizzati a garantire il diritto allo studio dei portatori di handicap fisici, psichici e sensoriali attraverso il loro inserimento nelle strutture scolastiche ordinarie, ivi comprese la Scuola per l’infanzia.
Tale obiettivo è perseguito per mezzo di:
- servizi atti a rimuovere gli ostacoli di natura fisica, psichica e ambientale che impediscono la piena fruizione del diritto allo studio;
- servizi per la realizzazione del tempo pieno e per l’accompagnamento e il trasporto casa-scuola;
- attribuzione di assegni di studio per limitare l’aggravio economico derivante dalla frequenza della scuola (in caso di impossibilità ad assicurare accompagnamento e trasporto);
- iniziative per la promozione culturale, l’educazione permanente e l’attività sportiva dei soggetti diversamente abili;
- attività di integrazione sociale extrascolastica, per l’integrazione tra il percorso scolastico e l’ambiente di vita familiare ed extra-scolastico della persona disabile, al fine di assicurare la continuità e la efficacia del progetto educativo individualizzato;
- iniziative d’informazione nell’ambito della scuola e delle famiglie, d’intesa con gli organismi scolastici competenti, sulle cause che provocano l’handicap e disadattamento e sulle possibilità di prevenzione nel più vasto contesto dell’educazione sanitaria;
- iniziative per la qualificazione e l’aggiornamento degli operatori;
- adeguamento dell’organizzazione e del funzionamento degli asili nido alle esigenze dei bambini con handicap;
- integrazione dei bambini con handicap nelle scuole materne comunali anche con l’ausilio di educatori specializzati per il sostegno e la sperimentazione di nuove metodologie di socializzazione e di apprendimento.
La richiesta va inoltrata presso l’istituto scolastico di frequenza dell’utente e sarà poi segnalato il fabbisogno all’Ambito Territoriale di Foggia che andrà ad erogare il servizio in base al fabbisogno espresso.
Il Progetto di Vita Indipendente ha lo scopo di sostenere la “vita indipendente”, cioè la possibilità per la persona adulta con disabilità grave, di autodeterminarsi e di poter vivere il più possibile in condizioni di autonomia, avendo la capacità di prendere decisioni riguardanti la propria vita.
Possono accedere alla misura tutte le persone diversamente abili, residenti in Puglia da almeno 12 mesi in età compresa tra i 16 e i 64 anni, con ISEE socio-sanitario in corso di validità, non superiore a 20.000,00 euro per gli adulti e non superiore a 30.000 euro per i minori.
L’Ambito Territoriale di Foggia, per il progetto in questione, realizza tre Linee di intervento:
- linea A dedicata alla disabilità motoria;
- linea B indirizzata a persone con disabilità psichiche lievi/medie, sindrome di down e non vedenti;
- linea C fa riferimento a tutti quegli interventi innovativi e sperimentali nell’ambito del co-housing sociale dell’abitare in autonomia: in questo caso la misura è rivolta esclusivamente a disabili motori.
La procedura per l’ottenimento del contributo è espletata interamente sulla piattaforma messa a disposizione da Sistema Puglia raggiungibile al link di seguito indicato:
La richiesta va effettuata dal nucleo familiare previa registrazione sulla piattaforma ed autorizzata dall’Ambito Territoriale di Foggia che acquisisce le richieste e, verificati i requisiti per l’accesso, ne dispone l’erogazione. I soggetti che intendono presentare il progetto devono recarsi presso il Centro di Domotica convenzionato sul Territorio della provincia di Foggia al seguente indirizzo:
CERCAT DI CERIGNOLA | Sede di Cerignola:
Lunedì: 8.30 – 13.30 Martedì: 15.30 – 19.00 Mercoledì: 8.30 – 13.30 Giovedì: 15.30 – 19.00 Venerdì: 8.30 – 13.30 |
Via Urbe (angolo via La Spezia) – Centro di Quartiere Cerignola
(FG) – 71042 Tel/Fax: 0885/425370 www.cercat.it |
L’ufficio competente è il settore Servizio Sociale e Prevenzione sito in Via Pasquale Fuiani, Foggia.
L’Ambito Territoriale di Foggia garantisce attraverso la gestione affidata a terzi i servizi socio-educativi e riabilitativi a ciclo diurno presso i centri regolarmente autorizzati al funzionamento ed iscritti nel Registro Regionale delle strutture dedicate ai disabili.
Sono presenti Centri Diurni socio-educativi riabilitativi che, in attuazione di quanto disposto dal Regolamento Regionale n. 4/2007- art. 60, mirano a:
- dare supporto e sostegno psicologico e sociale alle famiglie, supportandole nel carico di cura;
- dare sostegno dell’acquisizione, mantenimento, rinforzo dei livelli di autonomia, delle abilità psicomotorie, cognitive, affettivo-relazionali e comportamentali;
- promuovere l’integrazione sociale al fine di evitare forme di emarginazione;
- sperimentare nuovi modelli di integrazione di intervento con le strutture del territorio;
- assicurare, attraverso la rete, un efficace collegamento tra i diversi servizi territoriali, la famiglia ed il “territorio” in senso più ampio;
- offrire uno spazio di animazione, svago, formazione ed incontro per i cittadini disabili;
- ridurre il ricorso all’istituzionalizzazione.
Attività previste:
Il centro pianifica le attività in base alle esigenze degli utenti. Sono previste:
- attività educative indirizzate all’autonomia;
- attività di socializzazione ed animazione;
- attività espressive psicomotorie e ludiche;
- attività culturali e di formazione;
- attività didattiche;
- laboratori;
- prestazioni socio-sanitarie e riabilitative eventualmente richieste.
Le aree di intervento riguarderanno le relazioni, l’autonomia, il movimento, la manualità, le attività artistiche e di tempo libero e le attività ricreative esterne, adattandole, di volta in volta, alle caratteristiche peculiari degli utenti presenti e alle esigenze delle famiglie.
Nello specifico il centro mira a predisporre azioni di:
- attivazione di équipe multidisciplinare;
- predisposizione e realizzazione di Piani di Intervento Personalizzati;
- coinvolgimento di realtà esterne (volontariato, associazioni, etc.).
L’Ambito Territoriale di Foggia ha implementato la dotazione infrastrutturale a seguito dell’avvenuta ammissione al finanziamento del “Piano d’Investimento” a valere sulle risorse della linea 3.2 del PO FESR 2007-2013,Azione 3.2.1 – giusta deliberazione di G.R. n.269/2012 per la ristrutturazione di n.1 immobile confiscato alla mafia da destinarsi a “Casa famiglia con servizi formativi alle autonomie per l’inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità” ( art.60 bis Reg Reg. n.4/2007 e s.m.i.). Attualmente stanno proseguendo i lavori di ristrutturazione dell’immobile.
La CASA-FAMIGLIA, ai sensi di quanto previsto dall’ art. 60 bis Reg. Reg. 4/2007, è una struttura residenziale socio-assistenziale a carattere familiare destinata prevalentemente a soggetti maggiorenni, in età compresa tra i 18 e i 64 anni, con disabilità intellettiva o psichica o con patologia psichiatrica stabilizzata. Possono accedervi persone con disabilità psichica e intellettiva o con patologia psichiatrica stabilizzata, con sufficienti condizioni di autonomia primaria, dopo attenta valutazione delle strutture competenti della ASL che intervengono U.V.M. preposta alla analisi, valutazione e presa in carico del caso mediante un progetto personalizzato per l’inserimento. Non possono essere accolte persone affette da non-autosufficienze gravi derivanti da disabilità motorie che impediscano la deambulazione.
La struttura è aperta a soggetti privi del sostegno familiare o per i quali la permanenza nel nucleo familiare sia valutata temporaneamente o definitivamente impossibile. Per tale motivo la casa-famiglia si configura come struttura idonea a garantire il “dopo di noi”. La struttura è finalizzata a garantire una vita quotidiana significativa, sicura e soddisfacente a persone con disabilità per le quali sia possibile definire percorsi di inserimento socio-lavorativo per l’autonomia dell’individuo. E’ una unità di offerta socio-assistenziale che offre alle persone, che saranno in essa ammesse, percorsi orientati alla didattica e formazione professionalizzante, al sostegno delle autonomie acquisite, al collocamento lavorativo ad esempio in attività manifatturiere, della ristorazione e turistico alberghiere, orticole e florovivaistiche, attingendo i soggetti fruitori del servizio dalle liste del collocamento obbligatorio presso le agenzie del collocamento, che trattano la collocazione lavorativa di persone con inabilità ai sensi della L. n. 68/1999- individuando tra queste le persone con invalidità intellettiva e psichica.
Le attività funzionali offerte nella Casa-Famiglia, alle quali sono preposte le famiglie o persone che vivono nella casa famiglia anche se non sposate, come soggetti responsabili della gestione, a condizione che diano garanzia di permanenza non occasionale, sono:
- assistenza residenziale per 365 giorni anno;
- attività educative indirizzate all’autonomia;
- attività mirate all’acquisizione e al mantenimento delle capacità comportamentali, cognitive ed affettivo-relazionali;
- attività di socializzazione.
Il Buono Servizio è un titolo per l’acquisto di Servizi e da diritto ad un abbattimento della tariffa in relazione all’ISEE familiare.
Il servizio è rivolto ad utenti diversamente abili.
Può richiedere l’agevolazione prevista dai Buoni Servizio il referente del Nucleo Familiare che alla data di presentazione della domanda, sull’apposita piattaforma telematica, sia in possesso dei seguenti requisiti:
- di un PAI-Progetto Assistenziale Individualizzato in corso di validità, nel caso di accesso a prestazioni socio-sanitarie ex artt. 60, 60 ter, 88 per persone in condizione di grave non autosufficienza;
ovvero;
- di una Scheda di Valutazione Sociale del caso in corso di validità (nel caso di accesso a prestazioni socio-assistenziali ex artt. 68, 87, 105, 106), elaborata dal Servizio Sociale professionale del Comune o dell’Ambito Territoriale in cui è residente il richiedente del buono servizio;
- residenza o domicilio in Puglia;
- ISEE riferito al Nucleo Familiare per prestazioni sociali agevolate rivolte agli utenti non superiore a € 40.000,00;
- ISEE ristretto non superiore a € 10.000,00 (nel caso di anziani non autosufficienti).
Per la richiesta di accesso al contributo da erogare tramite i Buoni Servizio, l’utente deve rivolgersi presso gli uffici dei Servizi Sociali Comunali.
I servizi per i quali il Buono Servizio è utilizzabile sono i seguenti:
- i servizi a ciclo diurno semi-residenziale per disabili e anziani, ex artt. 60 e 60ter, 68, 105, 106, di cui al Reg. R. n. 4/2007 e s.m.i., in ogni caso autorizzati al funzionamento ;
- i servizi domiciliari S.A.D. (art. 87) e A.D.I. (art. 88) limitatamente alla quota sociale delle stesse prestazioni.
Nel settore automobilistico la legge riconosce ai disabili un insieme di benefici per favorire la loro mobilità ed autonomia; a tal fine l’Assessorato alle Politiche Sociali e della Famiglia del Comune di Foggia ha stipulato un protocollo d’intesa con l’Automobile Club Italia – Direzione Territoriale di Bari (con riferimento all’Unità territoriale ACI di Foggia) – in data 15.10.2019 al fine di lavorare in sinergia e nell’interesse della collettività prevedendo la possibilità di effettuare le principali formalità PRA, quali il trasferimento di proprietà, la perdita di possesso, il duplicato del certificato di proprietà, la radiazione per esportazione, la revoca del fermo amministrativo, senza spostarsi da casa da parte di tutti coloro che si trovano in situazione di grave difficoltà.
I soggetti destinatari della misura sono di seguito indicati e dovranno presentare idonea documentazione attestante il possesso dei requisiti previsti per usufruire del servizio:
- Disabili o persone affette da patologie che impediscano o rendano difficoltoso lo spostamento dal proprio domicilio. La documentazione da esibire potrà essere costituita , a seconda della patologia, alternativamente, dalla fotocopia del certificato di riconoscimento dell’invalidità, dal documento dal quale si evince che il soggetto percepisce l’indennità di accompagnamento, dal certificato del medico curante attestante lo stato di inabilità che impedisce l’allontanamento dal domicilio.
- Persone ricoverate presso case di cura, ospedali o case di riposo.
- Detenuti presso istituti di pena, ospiti di comunità terapeutiche o di istituti di riabilitazione.
Per richiedere i servizi è possibile:
- Contattare i seguenti numeri telefonici dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico: 0881336316 – 0881336339 dal lun. al ven. dalle 9.00 alle 12.00
- Inoltrare la richiesta tramite il Servizio prenotazione appuntamento sul sito web dell’Ufficio ( www.up.aci/foggia ) indicando:
- data, orario, indirizzo
- un recapito telefonico o indirizzo di posta elettronica
- targa e tipologia di pratica.
Successivamente il personale dell’ ufficio Provinciale di Foggia contatterà l’utente per concordare i tempi e le modalità dei servizi che saranno svolti da funzionari muniti di apposito tesserino di riconoscimento.
Tutte le informazioni necessarie per usufruire gratuitamente del servizio a domicilio sono presenti nel seguente link: http://www.up.aci.it/foggia/spip.php?article76
Dipendenze
L’Ambito Territoriale di Foggia ha attivato una serie di percorsi finalizzati alla prevenzione e al contrasto in tema di dipendenze patologiche, utilizzando canali di comunicazione più innovativi e vicini al mondo giovanile, cercando di creare nei ragazzi un pensiero critico rispetto alla problematica affrontata stimolandone le capacità relazionali, creative, di autonomia e gestione delle emozioni.
Gli interventi sono orientati all’ascolto e all’orientamento di casi emergenti di vulnerabilità individuale e familiare rispetto alle varie forme di dipendenza aventi la finalità di:
- incrementare le abilità personali da utilizzare come strumento valido per la strutturazione dei giudizi critici e per consentire l’attivazione di adeguate difese verso forme di disagio tra cui il consumo di alcol e droghe, il gioco d’azzardo, la dipendenza da new media (internet, giochi on line, social networks);
- valorizzare la funzione educativa e socializzante del gioco, quale fattore determinante per lo sviluppo dell’individuo ed elemento aggregativo, capace di promuovere la partecipazione attiva e consapevole;
- strutturare ambienti di apprendimento in cui gli utenti possano avere maggiore consapevolezza dei propri comportamenti, dei diritti, delle responsabilità e del rispetto verso l’altro;
- stimolare negli utenti la capacità di chiedere aiuto ed ascolto nei momenti di difficoltà essendo protagonisti della propria vita e cittadini attivi nel proprio contesto di vita (famiglia, scuola, quartiere, associazione, comunità);
- sensibilizzare la comunità degli adulti (genitori e docenti), attraverso una specifica attività formativa, per una conoscenza adeguata sui rischi delle dipendenze da parte dei ragazzi al fine di contrastare lo sviluppo di comportamenti a rischio e per promuoverne una crescita sana.
Violenza e maltrattamento
In questa area vi sono servizi volti a prevenire ogni forma di abuso e maltrattamento (violenza fisica, psicologica, economica, sessuale, stalking) e promuovere sul territorio una cultura contro la violenza “di genere” e la violenza su e tra i minori. L’Ambito Territoriale di Foggia, al fine di perseguire l’obbiettivo di contrastare situazioni di abuso e maltrattamento perpetuato nei confronti di soggetti “deboli”, mette a disposizione dei cittadini una “Equipe abuso e maltrattamento”. Questa Equipe è lo strumento dell’Ambito Territoriale chiamato a rispondere alla complessità delle situazioni di abuso e di maltrattamento in maniera integrata attraverso una capacità di lettura, interpretazione, validazione e intervento di carattere multidisciplinare e multiprofessionale.
Finalità generale dell’Equipe è concorrere all’integrazione socio-sanitaria, così da sostanziare ed affermare il modello organizzato di protezione sanitaria e sociale a rete. Nello specifico l’equipe persegue i seguenti obiettivi:
- l’integrazione dei percorsi sanitari, sociali e giudiziari ed il coordinamento delle risorse pubbliche e private, cercando anche di armonizzare i rapporti complessi fra le esigenze del sistema della giustizia e le esigenze del sistema delle cure del minore;
- la progettazione condivisa e partecipata degli interventi, a partire dall’analisi dei bisogni sino agli interventi di protezione e trattamento del minore e della donna;
- la definizione e l’adozione di un modello operativo di intervento a carattere multidisciplinare, fondato su un approccio integrato psico-sociale e pedagogico, in un’ ottica di rete interdisciplinare e inter-istituzionale, finalizzata non solo alla protezione del minore e della donna ma anche alla loro cura e recupero;
- la presa in carico integrata del minore e della donna, ovvero l’attivazione di una rete di accoglienza garantita dai Servizi sociali, dai Servizi socio-sanitari, dai Servizi minorili della Giustizia, dal Privato sociale, in collaborazione con la Magistratura minorile e ordinaria.
L’Equipe multidisciplinare integrata abuso e maltrattamento ha compiti e funzioni di:
- rilevazione, protezione, valutazione, validazione, presa in carico e trattamento delle situazioni di maltrattamento/abuso, sospetto o conclamato;
- elaborazione di un progetto di aiuto e di sostegno alle vittime di violenza.
Per perseguire gli obbiettivi suddetti è fondamentale l’interazione con le diverse istituzioni presenti sul territorio (Prefettura, ASL, Autorità giudiziarie, Tribunale dei minori, etc..).
Per l’area tematica in questione l’Ambito Territoriale attua, a favore degli utenti, le seguenti misure:
- centro antiviolenza (CAV);
- casa rifugio.
Violenza e maltrattamento
Il CAV, autorizzato al funzionamento ai sensi dell’art. 107 del Regolamento Regionale n°4/2007, d’intesa con i Servizi Sanitari, costituisce lo spazio di ascolto in cui le donne che hanno subìto violenza trovano condivisione e sostegno nelle loro scelte, nel rispetto della segretezza e dell’anonimato, attraverso una relazione significativa di aiuto con le operatrici del centro. Il centro dispone di una linea telefonica abilitata all’ascolto, all’informazione ed al contatto preliminare, oltre che di spazi attrezzati per lo svolgimento delle attività. Svolge anche attività di prevenzione attraverso interventi di sensibilizzazione, informazione, formazione, iniziative culturali, in favore della comunità sociale. Il centro opera in stretta connessione con le case rifugio, con i servizi per la formazione e il lavoro, con le strutture educative e scolastiche, con l’associazionismo e le organizzazioni di volontariato attive nel territorio. Il centro mantiene costanti e funzionali rapporti con le Istituzioni e gli Enti Pubblici cui compete il pronto intervento e l’assistenza, la prevenzione e la repressione dei reati, il percorso personalizzato di sostegno è sempre costruito insieme alla donna e formulato nel rispetto delle sue decisioni e dei suoi tempi.
Le Case Rifugio per donne in difficoltà, autorizzate ai sensi dell’art. 80 del Regolamento Regionale n°4/2007, sono strutture residenziali a carattere comunitario, gestite per conto terzi, che offrono ospitalità e assistenza a donne vittime di violenza fisica e/o psicologica con o senza figli per le quali si renda necessario il distacco dal luogo in cui è avvenuta la violenza e l’inserimento in comunità. Sono state concepite per offrire alle donne un luogo sicuro in cui sottrarsi alla violenza e all’aggressività dei soggetti che la praticano. In funzione dei diversi casi vengono predisposti percorsi adeguati, finalizzati al recupero della propria identità, alla costruzione o ricostruzione del proprio ruolo genitoriale o al superamento del trauma subìto. Le donne vengono tutelate dall’ambiente esterno e/o accompagnate in percorsi di autonomia a seguito della pianificazione del progetto educativo individuale. In ogni caso, il periodo trascorso all’interno di una Casa rifugio deve essere inteso come momentaneo e pertanto la permanenza è sempre finalizzata a strutturare percorsi di autonomia, anche economica, delle utenti. In tal senso si cerca di prendere coscienza delle competenze e delle predisposizioni personali di ognuno per valorizzarle e trasformarle in opportunità di lavoro.
L’obiettivo delle strutture è accompagnare l’individuo o il nucleo perché riattivi o acquisisca strumenti e risorse necessarie alla costruzione di un progetto di vita autonomo, tenendo conto delle esigenze materiali, relazionali, affettive, culturali, professionali affinché il progetto risulti soddisfacente e rispettoso sia dell’individualità che del nucleo.
L’Ambito Territoriale di Foggia ha partecipato ad un progetto, a valere sul bando P.O.R. Puglia 2014/2020 Asse IX, ottenendo un finanziamento per la realizzazione di una Casa Rifugio, ubicata in Via D’Addedda, Foggia.
L’acceso al centro è consentito attraverso la linea telefonica dedicata raggiungibile ai numeri:
- numero verde 80018093;
- numero anti violenza e stalking 1522;
- numero cellulare 392/9959862;
- numero Whatsapp 392/9959862 dedicato agli utenti affetti da mutismo ed audiolesi.
Contrasto alla povertà
In questa area troviamo misure ed interventi finalizzati a sostenere le situazioni di disagio intese come precarietà economica, deprivazione culturale e carenza di legami familiari e sociali. L’azione prevede una serie di percorsi complementari:
- sostegno economico attraverso la concessione di contributi a sostegno del reddito erogati a favore di nuclei familiari richiedenti che abbiano i requisiti necessari per l’accesso alle varie misure messe a disposizione a livello Regionale e/o Ministeriale;
- integrazione e reinserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati attraverso l’attivazione di tirocini lavorativi e/o percorsi di formazione professionale;
- potenziare i servizi e le strutture integrate per l’accoglienza nelle situazioni connesse alle emergenze sociali.
Per l’area tematica in questione l’Ambito Territoriale di Foggia attua, a favore degli utenti, le seguenti misure:
- reddito di cittadinanza (RdC)
- reddito di dignità (RED);
- contributi economici (assegno di maternità ed assegno al terzo figlio);
- Pronto Intervento Sociale
Contrasto alla Povertà
La Pensione di cittadinanza può inoltre essere concessa ai nuclei familiari composti esclusivamente da una o più persone di età pari o superiore a 67 anni e da una o più persone in condizione di disabilità grave o non autosufficienza, anche di età inferiore. Questa definizione inquadra il Reddito di cittadinanza come una nuova misura nel sistema di welfare italiano che richiede una politica attiva, coerente con l’articolo 1 della Costituzione che definisce l’Italia come “una Repubblica democratica, fondata sul lavoro” e con l’art. 3 che indica come “compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
PROCEDURA CHIUSA. Si informano i cittadini che a partire da lunedì 24 giugno 2019 alle ore 12:00 sarà attiva la piattaforma regionale per la presentazione delle domande di accesso al Reddito di Dignità (ReD 3.0), accessibile attraverso il seguente link: http://www.sistema.puglia.it/SistemaPuglia/red2019
Giunta alla sua terza edizione il Reddito di Dignità prevede importanti e significative novità ai fini di semplificare la compilazione della domanda sia da parte dei singoli cittadini, che operino dalle proprie postazioni private, che da parte degli operatori degli Sportelli CAF e dei Segretariati sociali comunali regolarmente accreditati.
Si informa infine che, già a partire dal 24 giugno, oltre al consueto “Supporto Tecnico” accessibile direttamente dalla piattaforma, sarà attivo (dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00) il servizio telefonico di supporto informatico al numero 080/4670218.
E’ possibile accedere direttamente alla pagina dedicata cliccando qui.
FONTE: SISTEMA PUGLIA
Per ogni ulteriore informazione e/o approfondimento sulla misura, è attivo lo sportello sociale presso l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Foggia, in via Fuiani n. 16.
Contributo economico in favore di famiglie con più di tre figli a carico
Ai sensi dell’art. 5 comma 3 della Legge Regionale n°45/2013, il sostegno economico è erogato a favore di famiglie con più di tre figli minori a carico o con figli disabili che non possono usufruire, per il livello di reddito, delle detrazioni all’addizionale regionale all’IRPEF per carichi di famiglia. L’entità del sostegno è equivalente alle detrazioni spettanti.
La domanda per il sostegno economico va inoltrata agli uffici dei Servizi Sociali del Comune di Foggia che ne dispone la liquidazione previo accertamento dei requisiti di accesso.
La domanda si inoltra entro il mese di Dicembre per accedere al contributo relativo all’anno precedente.
La modulistica relativa alla misura è scaricabile al link di seguito:
Questi moduli devono essere compilati e consegnati al Protocollo Generale sito al primo piano del Comune di Foggia in Corso Garibaldi 58.
Assegno di maternità
La misura, attiva a livello nazionale, prevede che per ogni figlio nato dal 1° gennaio 2001, o per ogni minore in affidamento preadottivo o in adozione senza affidamento dalla stessa data, alle donne residenti, cittadine italiane o comunitarie o in possesso di carta di soggiorno ai sensi dell’art. 9 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, è concesso un beneficio economico. La domanda per l’accesso al beneficio economico va inoltrata, entro sei mesi dalla nascita del minore o dall’ingresso del minore nel nucleo familiare per adozione o per affidamento preadottivo, presso gli uffici dei servizi sociali comunali del Comune di Foggia su modulistica predisposta.
La modulistica relativa alla misura è scaricabile al link di seguito:
Assegno al terzo figlio
L’assegno per il terzo figlio è un’ agevolazione prevista dallo Stato a favore delle famiglie numerose. L’Ambito Territoriale di Foggia ha attivato uno sportello per la presentazione delle domande che vanno inoltrate ai Servizi Sociali comunali su modulistica predisposta. Il contributo può essere richiesto ogni anno entro il 31 Gennaio purchè siano presenti, all’interno del nucleo familiare, almeno tre figli minorenni. Il contributo viene erogato dall’INPS ai nuclei familiari in possesso dei seguenti requisiti:
- presenza di tre figli minorenni;
- presentazione della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) richiedibile presso i CAF convenzionati;
- requisito riferito al reddito calcolato in base al modello ISEE, la cui soglia è stabilita annualmente con circolare INPS.
L’importo dell’assegno varia in base alla condizione economica del nucleo familiare certificata tramite in modello ISEE e altresì in base alla numerosità della composizione del nucleo stesso.
La modulistica relativa alla misura è scaricabile al link di seguito:
Interventi in favore di persone a rischio di marginalità estrema e dei senza fissa dimora allo scopo di prevenire la cronicizzazione della condizione di povertà e favorire processi di inclusione sociale.
Obiettivi specifici:
a) Implementare i servizi d’emergenza per senza dimora;
b) Favorire percorsi di reinserimento socio – lavorativo;
c) migliorare gli strumenti di monitoraggio e rilevazione della condizione di povertà a Foggia
d) Sensibilizzazione della comunità territoriale e rafforzamento della rete di solidarietà
Immigrati
In questa area vi sono servizi ed interventi dedicati ai cittadini stranieri immigrati.
Gli interventi attuati dall’Ambito Territoriale di Foggia sono essenzialmente indirizzati a fornire una rete informativa a favore dei richiedenti di tutti i servizi a loro dedicati presenti sul territorio, finalizzati all’inclusione ed all’integrazione nel contesto sociale cittadino.
Per l’area tematica in questione l’Ambito Territoriale di Foggia offre, a favore degli utenti, il servizio dello sportello informativo.
Immigrati
L’Ambito Territoriale di Foggia, con l’utilizzo di fondi derivanti dal Piano Sociale di Zona, ha creato una rete informativa dedicata, convenzionando n°4 gestori del servizio di sportello per l’integrazione socio-sanitaria-culturale degli immigrati di cui all’art. 108 del Regolamento Regionale °4/2007.
Gli sportelli presenti, dislocati uniformemente a copertura del territorio cittadino, sono:
- associazione “ARCI” Comitato Territoriale di Foggia ubicato in Via della Repubblica 54;
- cooperativa Sociale “Arcobaleno” ubicata in Via della Repubblica 82/C;
- associazione “ANOLF” ubicata in Via Montegrappa 64/B;
- cooperativa Sociale “MEDTRAINING” ubicata in Corso del Mezzogiorno 10.
Progetti
PROGETTI
L’Ambito Territoriale di Foggia ha attuato i seguenti progetti:
- PRO.VI (Progetto di vita indipendente);
- casa rifugio;
- casa famiglia.
Progetti
Il Progetto di Vita Indipendente ha lo scopo di sostenere la “vita indipendente”, cioè la possibilità per la persona adulta con disabilità grave, di autodeterminarsi e di poter vivere il più possibile in condizioni di autonomia, avendo la capacità di prendere decisioni riguardanti la propria vita.
Possono accedere alla misura tutte le persone diversamente abili, residenti in Puglia da almeno 12 mesi in età compresa tra i 16 e i 64 anni, con ISEE socio-sanitario in corso di validità, non superiore a 20.000,00 euro per gli adulti e non superiore a 30.000 euro per i minori.
L’Ambito Territoriale di Foggia, per il progetto in questione, realizza tre Linee di intervento:
- linea A dedicata alla disabilità motoria;
- linea B indirizzati a persone con disabilità psichiche lievi/medie, sindrome di down e non vedenti;
- linea C fa riferimento a tutti quegli interventi innovativi e sperimentali nell’ambito del co-housing sociale dell’abitare in autonomia: in questo caso la misura è rivolta esclusivamente a disabili motori.
La procedura per l’ottenimento del contributo è espletata interamente sulla piattaforma messa a disposizione da Sistema Puglia raggiungibile al link di seguito indicato:
La richiesta va effettuata dal nucleo familiare previa registrazione sulla piattaforma ed autorizzata dall’Ambito Territoriale di Foggia che acquisisce le richieste e, verificati i requisiti per l’accesso, ne dispone l’erogazione. I soggetti che intendono presentare il progetto devono recarsi presso il Centro di Domotica convenzionato sul Territorio della provincia di Foggia al seguente indirizzo:
CERCAT DI CERIGNOLA | Sede di Cerignola:
Lunedì: 8.30 – 13.30 Martedì: 15.30 – 19.00 Mercoledì: 8.30 – 13.30 Giovedì: 15.30 – 19.00 Venerdì: 8.30 – 13.30 |
Via Urbe (angolo via La Spezia) – Centro di Quartiere Cerignola
(FG) – 71042 Tel/Fax: 0885/425370 www.cercat.it |
L’ufficio competente è il settore Servizio Sociale e Prevenzione sito in Via Pasquale Fuiani, Foggia.
Le Casa Rifugio per donne in difficoltà, autorizzate ai sensi dell’art. 80 del Regolamento Regionale n°4/2007, sono strutture residenziali a carattere comunitario, gestite per conto terzi, che offrono ospitalità e assistenza a donne vittime di violenza fisica e/o psicologica con o senza figli per le quali si renda necessario il distacco dal luogo in cui è avvenuta la violenza e l’inserimento in comunità. Sono state concepite per offrire alle donne un luogo sicuro in cui sottrarsi alla violenza e all’aggressività dei soggetti che la praticano. In funzione dei diversi casi vengono predisposti percorsi adeguati, finalizzati al recupero della propria identità, alla costruzione o ricostruzione del proprio ruolo genitoriale o al superamento del trauma subìto. Le donne vengono tutelate dall’ambiente esterno e/o accompagnate in percorsi di autonomia a seguito della pianificazione del progetto educativo individuale. In ogni caso, il periodo trascorso all’interno di una Casa rifugio deve essere inteso come momentaneo e pertanto la permanenza è sempre finalizzata a strutturare percorsi di autonomia, anche economica, delle utenti. In tal senso si cerca di prendere coscienza delle competenze e delle predisposizioni personali di ognuno per valorizzarle e trasformarle in opportunità di lavoro.
L’obbiettivo delle strutture è accompagnare l’individuo o il nucleo perché riattivi o acquisisca strumenti e risorse necessarie alla costruzione di un progetto di vita autonomo, tenendo conto delle esigenze materiali, relazionali, affettive, culturali, professionali affinché il progetto risulti soddisfacente e rispettoso sia dell’individualità che del nucleo.
L’Ambito Territoriale di Foggia ha partecipato ad un progetto per la costruzione di una Casa Rifugio in Città con i fondi Regionali dell’Infrastrtturazione Sociale.
L’Ambito Territoriale di Foggia ha implementato la dotazione infrastrutturale a seguito dell’avvenuta ammissione al finanziamento del “Piano d’Investimento” a valere sulle risorse della linea 3.2 del PO FESR 2007-2013,Azione 3.2.1 – giusta deliberazione di G.R. n.269/2012 per la ristrutturazione di n.1 immobile confiscato alla mafia da destinarsi a “ Casa famiglia con servizi formativi alle autonomie per l’inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità” ( art.60 bis Reg Reg. n.4/2007 e s.m.i.). Attualmente stanno proseguendo i lavori di ristrutturazione dell’immobile.
La CASA-FAMIGLIA, ai sensi di quanto previsto dall’ art. 60 bis Reg. Reg. 4/2007, è struttura residenziale socio-assistenziale a carattere familiare destinata prevalentemente a soggetti maggiorenni, in età compresa tra i 18 e i 64 anni, con disabilità intellettiva o psichica o con patologia psichiatrica stabilizzata. Possono accedervi persone con disabilità psichica e intellettiva o con patologia psichiatrica stabilizzata, con sufficienti condizioni di autonomia primaria, dopo attenta valutazione delle strutture competenti della ASL che intervengono U.V.M. preposta alla analisi, valutazione e presa in carico del caso mediante un progetto personalizzato per l’inserimento. Non possono essere accolte persone affette da non autosufficienze gravi derivanti da disabilità motorie che impediscano la deambulazione.
La struttura è aperta a soggetti privi del sostegno familiare o per i quali la permanenza nel nucleo familiare sia valutata temporaneamente o definitivamente impossibile. Per tale motivo la casa-famiglia si configura come struttura idonea a garantire il “dopo di noi”. La struttura è finalizzata a garantire una vita quotidiana significativa, sicura e soddisfacente a persone con disabilità per le quali sia possibile definire percorsi di inserimento socio-lavorativo per l’autonomia dell’individuo. E’ una unità di offerta socio-assistenziale che offre alle persone, che saranno ammesse in essa, percorsi orientati alla didattica e formazione professionalizzante, al sostegno delle autonomie acquisite, al collocamento lavorativo ad esempio in attività manifatturiere, della ristorazione e turistico alberghiere, orticole e florovivaistiche, attingendo i soggetti fruitori del servizio dalle liste del collocamento obbligatorio presso le agenzie del collocamento, che trattano la collocazione lavorativa di persone con inabilità ai sensi della L. n. 68/1999- individuando tra queste le persone con invalidità intellettiva e psichica.
Le attività funzionali offerte nella Casa-Famiglia, alle quali sono preposte le famiglie o persone che vivono nella casa famiglia anche se non sposate, come soggetti responsabili della gestione, a condizione che diano garanzia di permanenza non occasionale, sono:
- assistenza residenziale per 365 giorni anno;
- attività educative indirizzate all’autonomia;
- attività mirate all’acquisizione e al mantenimento delle capacità comportamentali, cognitive ed affettivo-relazionali;
- attività di socializzazione.