L’età media della popolazione è sempre in aumento, l’incidenza della popolazione minorile è bassa rispetto ad una quota di popolazione adulta molto estesa. La preponderante presenza di Over 65 e 75 ha richiesto un incremento di risorse destinate a questa fascia d’età.
Si conferma, come nel 2018, l’aumento del numero delle famiglie e la progressiva riduzione della loro dimensione. Significativo resta l’aumento dei nuclei monoparentali, generato da diversi fenomeni correlati, per esempio l’aumento delle separazioni e dei divorzi, la presenza di cittadini stranieri, che almeno inizialmente, vivono da soli.
La popolazione straniera, verso cui questo Ambito ha mostrato particolare attenzione, conta 2.5684 persone (dato al 1° Gennaio 2019), I minori costituiscono circa il 19% della popolazione straniera residente, mentre gli stranieri adulti anziani ultra 65enni sono il 5,49%. I paesi di provenienza sono principalmente Albania, Georgia, Romania e India.
Ecco la fotografia dell’Ambito territoriale di Putignano del 2019 che emerge dalla consueta Relazione Sociale annuale.
Nel 2019 si sono rivolti ai Servizi Sociali complessivamente 6576 cittadini ovvero il 7,30% della popolazione generale residente nell’Ambito, che conta al 1° Gennaio 2019 n. 90.055 abitanti. Si registra rispetto all’anno precedente una diminuzione della popolazione di n 236 unità, causato da un calo delle nascite.
I Servizi Sociali Professionali, in generale, hanno preso in carico n. 4255 utenti ovvero per il 4,8% della popolazione generale. Si sono rivolti alla Porta Unica di Accesso circa 377 cittadini, ai quali è stata data una risposta socio-sanitaria. Rispetto alla richiesta di servizi, raffrontata a quella del 2018, si evidenzia un aumento dei cittadini che si sono rivolti alla Porta Unica di Accesso.
L’Ambito, fortemente orientato verso servizi di prossimità a carattere diurno e domiciliare (centri polivalenti per giovani e anziani, ludoteca, centri aperti polivalenti per minori, assistenza specialistica a disabili, assistenza educativa domiciliare, assistenza domiciliare integrata…), non ha escluso interventi d’accoglienza residenziale ai cittadini che ne hanno fatto richiesta.
Particolare attenzione è stata manifestata per l’area dell’inclusione sociale anche con riferimento agli stranieri. Dal 2011, infatti, l’Ambito ha perseguito in modo sempre più mirato l’attivazione e gestione di servizi di accoglienza residenziale per stranieri, con particolare attenzione ai richiedenti asilo attraverso l’attivazione dei Progetti SIPROIMI (sistema di protezione per i titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati), ex SPRAR. Questi, approvati dal Ministero dell’Interno anche per il triennio 2017-2019, prevedono l’accoglienza di 60 soggetti nei Comuni di Putignano e Noci.
Da sottolineare i progetti finalizzati all’inserimento socio lavorativo di disoccupati, inoccupati e percettori di ammortizzatori sociali, sostenuti sia da risorse dei Comuni che dagli appositi finanziamenti destinati al contrasto della Povertà e per l’Inclusione Sociale: Misura SIA – REI (Reddito di Inclusione Sociale) istituita con Dlg n. 147/2017 e Reddito di Cittadinanza istituito con decreto-legge n. 4 del 28 Gennaio 2019 (convertito in legge n. 26 del 28 Marzo 2019) e Reddito di Dignità istituito con la legge regionale n. 3 del 2016.
In conclusione si evidenzia che per i Comuni e conseguentemente per l’Ambito, per il 2019 l’andamento rispetto all’offerta dei Servizi, come si denota dalla pluralità degli stessi e dalla spesa, è rimasto costante e quindi in grado di dare risposte concrete ai bisogni del territorio in un periodo di crisi economica ed occupazionale. Ciò è stato possibile per la consolidata sinergia che ha caratterizzato l’azione di tutti gli attori: Regione, Azienda Sanitaria Locale, Terzo Settore e Amministrazioni Comunali, attraverso il Coordinamento Istituzionale e l’Ufficio di Piano. L’Ufficio di Piano è stato certamente l’artefice di ciò che in ambito sociale si è potuto realizzare e la riorganizzazione, nonché una adeguata dotazione dello stesso, certamente avrebbe consentito il raggiungimento di risultati più consistenti.
Dall’analisi dei cambiamenti descritti a livello demografico, sociale, nei bisogni, nel sistema dei servizi si rendono necessarie alcune considerazioni conclusive e indicazioni di prospettive. I dati demografici confermano la crescente tendenza all’invecchiamento della popolazione. Tale incremento richiede, rispetto alle necessità di cura e di assistenza, azioni e percorsi sempre più rafforzati e condivisi. Collegato all’aumento della popolazione anziana vi è quello della non autosufficienza e delle patologie neuro degenerative legate all’invecchiamento. Nota è anche la problematica delle nuove povertà che richiede il rafforzamento di politiche sociali di inclusione, già avviate sia dall’Ambito sulla scorta di normativa nazionale (Sia, REI) e regionale: RE.D. che dai Comuni. Il Piano Sociale è per l’Ambito un’esperienza di pensiero comunitario e la cura delle reti un obiettivo importante che richiede un lavoro continuo di cooperazione e condivisione. Si rende necessario, pertanto, lavorare per un welfare sempre più comunitario attivando cooperazione interistituzionale, integrazione tra le politiche, concentrazione di risorse.