ALBEROBELLO – II percorso di co-programmazione del nuovo Piano Sociale di Zona 2022-2024 dell’Ambito di Putignano ha fatto tappa nella Capitale dei trulli. Oggi pomeriggio nell’incontro di Alberobello c’è stato il consueto momento di confronto tra le diverse realtà del territorio sulle sette aree strategiche del V Piano delle Politiche Sociali Regionali 2022-2024 che hanno lavorato in gruppi sui diversi focus, guidati da Andrea Gelao, esperto di processi partecipativi, e si sono poi confrontati sulle esigenze emerse dai colloqui.
«Ringrazio tutti i presenti a questo importante appuntamento – dice Valentina Liuzzi, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Alberobello –, un appuntamento che parte dall’ascolto delle associazioni, non solo quelle che si occupano del Welfare. Perché quando parliamo di Welfare dobbiamo considerare tantissime tematiche. Dobbiamo parlare ad esempio di ambiente, di bambini, di adulti, di anziani, ascoltando tutti coloro che si occupano di questi temi e che riguardano trasversalmente tutti noi. Cittadini e associazioni sono le sentinelle sul territorio ed è importante che siano presenti e coinvolti».
Il Welfare, insomma, come affare di comunità, ribadisce Ornella Tripaldi, vice sindaco di Alberobello con delega alle Pari Opportunità: «Il Welfare è qualcosa che riguarda ogni aspetto della nostra vita, per questo non dobbiamo mai smettere di essere antenne della comunità e far sì che i bisogni vengano intercettati prima che diventino problemi».
«Grazie al coinvolgimento numeroso e concreto di tutte le realtà del territorio sono tante le criticità, ma soprattutto le progettualità già emerse nei primi tavoli – sottolinea Stefania Basalto responsabile contabile dell’Ufficio di Piano dell’Ambito in rappresentanza di Anita Giotta, coordinatrice dell’Ufficio di Piano –. Valuteremo queste progettualità al meglio sia in relazione alla fattibilità, sia anche alla luce delle risorse finanziare e quindi alla programmazione che andremo a stilare avendo sempre come punto di riferimento la redazione del nuovo Piano di Zona. In tutti i tavoli il comune denominatore emerso è la necessità di fare rete partendo dal livello locale per arrivare a un contesto territoriale di Ambito, su questo dobbiamo lavorare».
Ad Alberobello è intervenuto Ludovico Abbaticchio, Garante dei diritti per minori della Regione Puglia che ha spiegato come il garante sia il sindacalista dei minori nelle associazioni. Abbaticchio ha sottolineato come in questi anni l’impegno, a livello regionale, sia stato orientato a sviluppare politiche di educazione alla salute nelle scuole: «I ragazzi che più attenziono come garante sono quelli nella fascia tra gli 11 e i 15 anni – queste le sue parole – perché è questa la fascia di età critica a cui enti e istituzioni devono guardare nella costruzione di politiche adeguate e a misura dei minori». Abbaticchio ha inoltre evidenziato l’importanza per ogni Ambito del Pino di Zona che non è altro che il piano regolatore dei Servizi sociali delle comunità.
Domani venerdì 29 luglio si torna a Putignano per la sessione plenaria con l’illustrazione e condivisione dei tavoli di co-programmazione (ore 10.00-13.00, sala consiliare del Comune). Interverranno: Luciana Laera, sindaco di Putignano; Ubaldo Pagano, parlamentare; Rosa Barone, assessore al Welfare Regione Puglia; Filomena Matera, presidente Ordine Assistenti Sociali Regione Puglia; Domenico Mastrangelo, dirigente I area settore Affari Generali e Istituzionali Servizi ai Cittadini; Anita Giotta – coordinatrice Ufficio di Piano; Vincenzo Gigantelli – direttore DSS Ba14 – Putignano; Piero D’Argento – coordinatore del Programma di assistenza tecnica al Welfare – Anci Puglia. L’evento è accredito presso il Croas Puglia, il Consiglio regionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali.
La co-progettazione. Il percorso ha previsto cinque tavoli e una sessione plenaria. In ogni incontro ci sono stati sette focus group sulle sette aree strategiche di attenzione e intervento del V Piano delle Politiche Sociali regionale 2022-2024, che è lo strumento a partire dal quale ogni Ambito territoriale pugliese costruisce il proprio Piano di Zona.
In particolare, i tavoli si sono concentrati su: il sistema del welfare di accesso, le politiche familiari e la tutela dei minori, l’invecchiamento attivo, le politiche per l’integrazione delle persone con disabilità e la presa in carico della non autosufficienza, la promozione dell’inclusione sociale e il contrasto alle povertà, la prevenzione e il contrasto di tutte le forme di maltrattamento e violenza su donne e minori; le pari opportunità e la conciliazione vita-lavoro.
Cos’è il Piano Sociale di Zona. È lo strumento di programmazione integrata delle politiche sociali territoriali. In particolare il Piano Sociale di Zona definisce: gli obiettivi strategici e le priorità d’intervento; gli interventi e i servizi sociali garantendo i livelli essenziali delle prestazioni e la loro localizzazione; le modalità organizzative dei servizi, le risorse finanziarie e professionali, i requisiti di qualità; le procedure e gli strumenti per la rendicontazione economica, per il monitoraggio e per la valutazione delle attività e dei risultati conseguiti; le modalità per garantire l’integrazione tra servizi e prestazioni. Il piano è costruito attraverso un processo di progettazione partecipata, che coinvolge tutti gli operatori del settore: dai cittadini ai soggetti istituzionali, dagli operatori dei servizi sociali, sanitari ed educativi al mondo del volontariato, dalla cooperazione sociale al mondo imprenditoriale e della ricerca.
Il Piano regionale delle Politiche Sociali. E’ la base su cui ogni Ambito costruisce il proprio Piano di Zona. Le parole d’ordine del V piano regionale sono: ripartire, valorizzare, includere. Il piano regionale 2022-2024 individua sette aree strategiche, strutturate in 34 obiettivi che si attueranno in altrettanti interventi per obiettivo. Concertazione, integrazione, partenariato e condivisione delle responsabilità rappresentano le fondamenta su cui si poggia il nuovo Piano, con cui la Regione Puglia intende promuovere un Welfare delle Responsabilità costruito sul concetto della “responsabilità condivisa”, in base al quale tutti i livelli di governo, nell’ambito delle rispettive competenze, concorrono a formulare, realizzare, gestire e valutare le politiche sociali.
Che cos’è l’Ambito territoriale Sociale. Rappresenta la sede principale della programmazione locale, concertazione e coordinamento degli interventi dei servizi sociali e delle altre prestazioni integrate, attive a livello locale. L’Ambito è individuato dalle Regioni. Ad esse spetta la determinazione degli Ambiti Territoriali, delle modalità e degli strumenti per la gestione unitaria del sistema locale dei sevizi sociali a rete.