Minori e Famiglia
La famiglia rappresenta l’elemento centrale su cui è basata la struttura sociale contemporanea, motivo per cui il benessere della famiglia rappresenta l’obiettivo primario ed imprescindibile di qualsiasi politica sociale.
Sono innumerevoli le evidenze scientifiche che documentano che costruire ambienti familiari, educativo-scolastici e sociali fondati su relazioni stabili e sane e ricchi di stimoli sul piano socio-emotivo e cognitivo, contribuisce in maniera determinante alla qualità dello sviluppo infantile e della società nel suo insieme. I bambini che crescono, invece, in ambienti avversi dimostrano nel tempo maggiori difficoltà di comportamento, apprendimento e integrazione sociale, hanno maggiore probabilità di andare incontro a fallimenti scolastici e lavorativi. La povertà psico-sociale e educativa, esperita nell’ambiente socio-familiare nei primi anni di vita è cioè un forte predittore di disuguaglianze sociali e povertà economica. Mobilitare il potenziale educativo delle famiglie e delle comunità è quindi, innanzitutto, un’azione di giustizia sociale, necessaria a “interrompere il ciclo dello svantaggio sociale” (REC 2013/112/UE). L’idea è quella di accompagnare i bambini, sin dalla primissima infanzia, al raggiungimento della maggiore età, stimolando una crescita positiva e pari opportunità che, oltre ad avere una funzione di tutela esplica, anche, una funzione di prevenzione del disagio sociale, favorendo la crescita del minore in ambiente familiare idoneo e favorevole al suo sviluppo psico-fisico.
L’accompagnamento di bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità rappresenta un ambito fondamentale di interventi, suddivisibile in tre categorie (Linee guida nazionali per l’intervento con bambini e famiglie in situazioni di vulnerabilità, 2017):
- AREA DELLA PROMOZIONE: interventi che mirano a promuovere condizioni idonee alla crescita (area della promozione),
- AREA DELLA PREVENZIONE: interventi finalizzati a prevenire i rischi che possono ostacolare il percorso di sviluppo;
- AREA DELLA TUTELA E DELLA PROTEZIONE: interventi mirati a preservare e/o proteggere la salute e la sicurezza del bambino.
Gli interventi a favore di bambini e adolescenti sono orientati prioritariamente a valorizzare e sostenere il nucleo familiare di appartenenza, riconosciuto come il contesto più adeguato a sostenere il processo evolutivo individuale e a costruire sul territorio significative opportunità di crescita. Interventi sostitutivi del nucleo di origine sono predisposti solo quando la tutela del minore può essere garantita unicamente a tali condizioni e prevedono, contestualmente, progetti di recupero e supporto alle capacità genitoriali. La logica alla base di tutti gli interventi dell’area minori e famiglie è duplice, da una parte sostenere, negli ambienti di vita del bambino, la “genitorialità positiva” intesa come “comportamento genitoriale fondato sull’interesse superiore del bambino che mira a educarlo e responsabilizzarlo, tramite la non violenza, il riconoscimento, il supporto, nel rispetto di un insieme di regole che favoriscono il suo pieno sviluppo”REC 2006/19/UE),” dall’altra attivare e promuovere la rete familiare e territoriale, in qualità di fattore di protezione contro i fattori di disagio e rischio, a cui sono potenzialmente esposti i bambini, gli adolescenti e le loro famiglie.
L’Amministrazione comunale di Barletta riconosce l’area “Minori e Famiglia” fra quelle prioritarie, destinando ad essa gran parte delle risorse disponibili per la realizzazione di numerosi progetti, che prevedono sia interventi mirati a gestire singole situazioni di disagio sia progetti di socializzazione e integrazione, finalizzati a favorire una sana crescita dei minori e la partecipazione attiva alla convivenza sociale.
In particolare, le linee di intervento previste sono varie: centri socio-educativi per minori, strutture residenziali, centro aperto polivalente, asilo nido comunale, assistenza educativa domiciliare, centro antiviolenza, servizio civile, progetti dedicati, ecc.
Sono previsti, inoltre, progetti territoriali e significative collaborazioni con l’associazionismo, il volontariato, e altri soggetti istituzionali come le scuole, gli oratori, altri servizi, ecc., finalizzate ad alimentare sul territorio una cultura di attenzione e impegno nei confronti dei bambini e dei giovani. Infine, bisogna annoverare anche i contributi economici ordinari o straordinari e misure specifiche, a sostegno del nucleo familiare.
UFFICIO TUTELA MINORI
Il servizio svolge due funzioni principali, strettamente integrate fra loro:
- assistenza, sostegno e aiuto alla genitorialità, alle famiglie e ai minori;
- vigilanza, protezione e tutela dei minori di fronte a difficoltà e carenze nella gestione del ruolo genitoriale, che devono essere attivate, in presenza di fattori di rischio evolutivo del minore, anche in assenza di una richiesta diretta della famiglia.
Nello specifico gli interventi a supporto di tali funzioni sono:
- consulenza e orientamento all’uso delle risorse e all’accesso ai servizi;
- interventi di inserimento di minori nei contesti educativi presenti nel territorio;
- interventi socio – educativi individuali e di gruppo;
- assistenza economica alle famiglie con minori;
- interventi connessi all’affido;
- inserimento in comunità residenziali;
- interventi in integrazione con l’USSM in favore di minori entrati nel circuito penale;
- interventi di mediazione familiare in situazioni di separazione genitoriale conflittuale;
- interventi e progetti di tutela di minori per situazioni segnalate dalla procura minorile civile e/o penale;
- interventi di sostegno scolastico.
L’ assistente sociale, mediante incontri preliminari con il minore e la famiglia finalizzati alla raccolta di informazioni, cerca di capire e conoscere gli ambiti di vita del minore stesso (es. situazione familiare, rete sociale, salute psico-fisica ecc.) e i problemi da affrontare. Successivamente, sulla base di quanto individuato, prospetta possibili soluzioni, che possono essere:
– supportare la famiglia stessa ad elaborare strategie di intervento per affrontare i propri problemi con le proprie risorse;
– indirizzare la famiglia verso altri servizi competenti, presenti sul territorio;
– prendere in carico il nucleo familiare e avviare una serie di ulteriori incontri per progettare un intervento globale a tutela del minore.
L’intervento dell’assistente sociale può essere sollecitato dalla famiglia, dal minore stesso, dai cittadini (es. vicini di casa, conoscenti), da altri servizi pubblici o privati, dalle Forze dell’ordine o dal Tribunale. Per risolvere situazioni particolarmente problematiche, il Servizio Sociale, su incarico o in collaborazione con altre istituzioni, può ricorrere anche ad interventi specifici. Collabora, infatti, in maniera diretta con l’Autorità Giudiziaria in particolare con il Tribunale per i Minorenni e con la Procura presso il Tribunale per i Minorenni, per la quale svolge indagini socio-ambientali. I diversi interventi assistenziali, in ottemperanza alle leggi di riferimento, sono rivolti a garantire al minore un ambiente idoneo al suo sviluppo armonico e vanno garantiti indipendentemente dalla disponibilità dei genitori o di affidatario o di tutore.
Sede dei Servizi Sociali, Piazza Aldo Moro n°16, Barletta.
Legge quadro n. 328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento. Regionale. n. 4/2007
Legislazione inerente il Diritto di Famiglia e la tutela dei Minori
CENTRO APERTO POLIVALENTE PER MINORI C.A.Gi
Il Centro Aperto Polivalente (http://www.cagibarletta.it/) è una struttura aperta alla partecipazione anche non continuativa di minori e di giovani del territorio ed opera in raccordo con i servizi sociali d’Ambito e con le istituzioni scolastiche, attraverso la progettazione e realizzazione di interventi di socializzazione ed educativo-ricreativi, miranti a promuovere il benessere della comunità e a contrastare fenomeni di marginalità e disagio minorile.
In particolare, il Centro Aperto Polivalente C.A.Gi, del Comune di Barletta, offre le seguenti attività:
- supporto scolastico, realizzato da educatori professionali, tra cui esperti in materie scientifiche, lingue straniere e sostegno;
- orientamento scolastico nella fase di transizione tra la scuola secondaria di primo grado e quella di secondo grado;
- corsi esterni per gli utenti, organizzati presso enti sportivi, associazioni e federazioni (es. nuoto, canottaggio, fit-boxe, equitazione, ecc);
- laboratori ludico-ricreativi, finalizzati a promuovere la socializzazione, la crescita ed il benessere personale (es. laboratori di arte, ballo, musica e canto, informatica, teatro, ecc);
- attività culturali: nella struttura è presente un angolo adibito a biblioteca, con più di 100 volumi, e una sala lettura che consente ai ragazzi di scegliere, a seconda delle loro inclinazioni ed interessi, i libri da leggere ed eventualmente portare a casa. Inoltre il C.A.Gi promuove, periodicamente, campagne di informazione, volte a sensibilizzare maggiormente su problemi e difficoltà giovanili (es. dipendenze, ambiente, legalità e sicurezza, corretta alimentazione, ecc);
- attività socio-ricreative come la realizzazione di giochi on line e di gruppo
Il Centro Aperto Polivalente per minori (C.A.Gi) comunale è ubicato in Piazza XIII Febbraio 1503-Barletta
Legge quadro n. 328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento Regionale n. 4/2007 (nello specifico art. 104 del reg. reg. n. 4/2007)
ASILO NIDO COMUNALE
L’asilo nido o nido d’infanzia è un servizio educativo e sociale di interesse pubblico, che supporta le famiglie nel promuovere lo sviluppo psico-fisico, cognitivo, affettivo e sociale dei bambini, concorrendo, con i genitori, alla loro crescita e formazione, nel rispetto dell’identità individuale, culturale e religiosa, di ciascuno. L’asilo nido costituisce, inoltre, un servizio di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle famiglie, in qualità di strumento a supporto di una migliore organizzazione dei nuclei familiari.
Il servizio descritto, favorisce l’inserimento e l’integrazione sociale di minori in difficoltà e/o appartenenti a famiglie portatrici di problematiche sociali, costituendo uno strumento di tutela e/o prevenzione del disagio sociale.
L’asilo nido del Comune di Barletta offre le seguenti tipologie di servizio:
- tempo lungo: permanenza dalle 7:30 alle 16:30 con mensa;
- tempo normale: permanenza dalle 7:30 alle 14:30 con mensa;
- tempo corto: permanenza dalle ore 7:30 alle 12:30 senza mensa;
- tempo corto: permanenza dalle 12:30 alle 16:30 senza mensa.
Inoltre, i bambini sono suddivisi in gruppi rispetto all’età, per cui sono presenti le seguenti sezioni:
- sezione Piccoli: accoglie bambini dai 3 ai 12 mesi;
- sezione Medi: accoglie bambini dai 13 ai 24 mesi;
sezione grandi: accoglie bambini dai 25 ai 36 mesi.
L’Asilo nido Comunale è ubicato in via G. D’Annunzio, n. 1
Legge quadro n. 328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento Regionale n. 4/2007 (nello specifico art. 53 del reg. reg. n. 4/2007)
VOUCHER CONCILIAZIONE INFANZIA ED ADOLESCENZA
Il Voucher Conciliazione Infanzia e Adolescenza è un titolo per l’acquisto di servizi e dà diritto ad un abbattimento, proporzionale al valore dell’ISEE familiare, della tariffa applicata per l’inserimento in strutture, iscritte nell’apposito catalogo telematico dell’offerta e riguardanti i seguenti servizi:
- centro socio-educativo diurno (per minori di età compresa tra 6 e 17 anni; art 52 del Reg. Reg n. 4/2007);
- asilo nido, micro nido, nido aziendale (per minori di età compresa tra 3 e 36 mesi; 53 del Reg. Reg. n. 4/2007);
- sezione primavera (per minori di età compresa dai 24 ai 36 mesi, 53 del Reg. Reg. n. 4/2007);
- ludoteca (per minori di età compresa tra 3 e 10 anni; 89 del Reg. Reg. n. 4/2007);
- centro ludico per la prima infanzia (per minori di età compresa tra 3 e 36 mesi; art. 90 del Reg. Reg. n. 4/2007);
- servizi socio – educativi innovativi e sperimentali per la prima infanzia (per minori di età compresa tra 3 e 36 mesi; art. 103 del Reg. Reg n. 4/2007);
- servizi educativi e per il tempo libero (per minori di età compresa tra 3 e 14 anni; art. 103 del Reg. Reg n. 4/2007);
- centro aperto polivalente per minori (per minori di età compresa tra 6 e 17 anni; a 104 del Reg. Reg. n. 4/2007).
Il Voucher copre una percentuale della retta di frequenza dei predetti servizi, da un minimo del 20%, sino ad un massimo del 100% in base al valore ISEE di riferimento, al netto di una franchigia fissa, cha varia dai 20€ ai 135 € in base alla certificazione ISEE ed al servizio scelto. I nuclei Familiari possono richiedere i Voucher Conciliazione per un numero massimo di 11 mensilità consecutive nell’arco temporale di 12 mesi, a decorrere dalla data di presentazione della domanda
Il servizio è offerto a nuclei familiari, in cui siano presenti minori, con residenza o domicilio nella Regione Puglia ed in possesso di ISEE non superiore a €40,000
Per tutte le informazioni, riguardanti la registrazione delle famiglie on line e il catalogo telematico dei servizi fruibili si veda il seguente link: http://bandi.pugliasociale.regione.puglia.it
Inoltre è possibile contattare direttamente il Responsabile Unico del Procedimento tramite e-mail: v.losito@regione.puglia.it.
Qualora non fosse sufficiente è possibile chiedere informazioni al Servizio di Segretariato Sociale: dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 13.00
Tel. 0883 516 758 – 0883 516 743
Tel. 351 24 44 060 – 351 24 54 642
Legge quadro n. 328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento Regionale n. 4/2007
D. D. della Regione Puglia n. 640 del 21 ottobre 2020
ASSISTENZA DOMICILIARE EDUCATIVA (A.D.E)
L’assistenza educativa domiciliare (ADE) è un sistema integrato di interventi domiciliari a valenza educativa rivolti a famiglie, in situazione di disagio, dove sono presenti uno o più minori che evidenziano difficoltà relazionali o sono a rischio di devianza sociale e/o emarginazione. Pertanto esso si configura come un intervento con finalità promozionali e preventive, volto a promuovere la crescita ed il benessere globale del minore all’interno del proprio contesto familiare e nel proprio territorio, evitando azioni di tutela più forti come l’allontanamento.
In virtù di ciò gli operatori, che intervengono presso il domicilio delle famiglie, supportano ed accompagnano il sistema familiare ad assumere in modo adeguato e consapevole le funzioni legate all’accudimento, al riconoscimento e al rispetto dei segnali di sviluppo psico-fisico dei figli, alla conquista di soggettività e di responsabilità individuali.
Nello specifico le prestazioni, a supporto di minori e famiglie, sono le seguenti:
- supporto pedagogico e rafforzamento delle competenze educative genitoriali;
- rafforzamento dei comportamenti genitoriali positivi;
- interventi a supporto del miglioramento della relazione genitore-figlio;
- mediazione scolastica per il rafforzamento della relazione Scuola-Famiglia;
- promozione della socializzazione del minore;
- sostegno relazionale e sostegno alla quotidianità (es alimentazione, igiene personale, istruzione, ecc);
- accompagnamento, orientamento ed aiuto allo studio;
- orientamento e accompagnamento all’accesso ai servizi socio-sanitari;
- supporto alla coppia genitoriale;
attività relative alla creazione di una rete formale e informale di supporto alla famiglia (es associazioni, organizzazioni di volontariato, ecc)
Il servizio è rivolto ai minori, anche disabili, e alle loro famiglie, residenti nel Comune di Barletta, che si trovano in condizioni di svantaggio socio–culturale a grave rischio di devianza o psico-patologia. In particolare il servizio è rivolto a nuclei familiari che presentino le seguenti criticità:
- genitori con difficoltà e/o carenze nell’esplicazione delle funzioni e ruoli genitoriali sotto l’aspetto educativo, socio relazionale, affettivo e materiale;
- rientro del minore da strutture tutelari o affido;
- presenza di minori che si trovino in situazioni di disagio, pregiudizio educativo e/o rischio evolutivo;
- presenza di minori a rischio di devianza sociale o emarginazione;
presenza di minori con difficoltà di inserimento scolastico/ formativo e lavorativo, eventualmente segnalati anche da scuole, dai servizi della ASL/BA e da altre agenzie socio-educative del territorio
E’ possibile richiedere informazioni attraverso il Servizio di Segretariato Sociale dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 13.00
Tel. 0883 516 758 – 0883 516 743
Tel. 351 24 44 060 – 351 24 54 642
Legge quadro n. 328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento Regionale n. 4/2007 (nello specifico Art. 87 del Reg. Reg. n. 4/2007)
SERVIZIO DI PROMOZIONE DELL’AFFIDO
L’affidamento familiare è un servizio per mezzo del quale un minore, allontanato dalla sua famiglia di origine per difficoltà temporanee della stessa, viene accolto da un altro nucleo, idoneo ad offrire adeguate risposte alle sue necessità di educazione, istruzione e tutela. In questo senso il servizio è un intervento di aiuto e sostegno al minore e alla famiglia di origine, rappresentando una concreta possibilità di garantire i diritti fondamentali dei minori. Il minore può essere affidato ad una famiglia o ad una persona singola.
Il servizio di promozione per l’affidamento familiare, fornito dal Comune di Barletta, persegue la finalità di sostenere, come definito nelle linee di programmazione territoriali, la sensibilizzazione sul tema dell’affidamento familiare, l’accompagnamento delle famiglie ad una scelta di accoglienza informata e consapevole, il sostegno ai minori e alle loro famiglie d’origine in particolari situazioni di difficoltà e fragilità.
Nello specifico, le attività previste sono:
- attività di sensibilizzazione e di promozione, rivolte ai cittadini e finalizzate a sollecitare una cultura dell’accoglienza e della solidarietà nei confronti di minori e famiglie che vivono situazioni di disagio;
- attività di informazione e di formazione sull’affidamento familiare, rivolte alle famiglie affidatarie e agli operatori, con lo scopo di offrire un approfondimento rispetto alle tematiche giuridiche, sociali, educative e psicologiche di tale intervento;
- interventi in spazio neutro mirati al mantenimento dei legami del minore con la famiglia di origine e di sostegno alla genitorialità, da svolgersi sotto la supervisione del servizio sociale professionale;
- supervisione delle famiglie affidatarie: accompagnamento e sostegno delle famiglie affidatarie in tutte le fasi del percorso di affidamento in stretto raccordo con l’Equipe del Servizio Affido e Adozione;
- anagrafe delle famiglie affidatarie: predisposizione e aggiornamento costante di una banca dati delle famiglie affidatarie disponibili all’esperienza di affidamento familiare;
realizzazione di incontri di gruppo (es per le famiglie affidatarie, per quelle di origine, per i minori in affido, ecc)
Il servizio è offerto a minori, in carico ai Servizi Sociali del Comune di Barletta, e le famiglie o le persone singole che presentino la loro disponibilità ad accoglierli, tramite l’istituto dell’affido.
Le sedi, per le attività del servizio, sono messe a disposizione dall’ente gestore. Inoltre è previsto l’utilizzo dello spazio neutro, adibito presso la sede dei Servizi Sociali-Piazza Aldo Moro, 16-Barletta
Legge quadro n. 328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento Regionale n. 4/2007; Legge 184/1983 e L. 149/2001
CENTRO ANTIVIOLENZA (CAV)
Il Centro Antiviolenza fornisce consulenza e sostegno psicologico, consulenza e accompagnamento legale, attivazione di un percorso educativo, relazionale di reinserimento sociale e lavorativo. Tra le attività del centro rientrano, anche, la realizzazione di campagnedi sensibilizzazione e prevenzione, attività di informazione, finalizzate a promuovere e diffondere una cultura delle pari opportunità e di rimozione degli stereotipi di genere.
Il servizio è rivolto a donne e minori abusati e maltrattati
Il Centro antiviolenza “Osservatorio Giulia e Rossella” si trova in Piazza Aldo Moro, 16- Barletta
Legge quadro n. 328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento Regionale n. 4/2007 (nello specifico articolo 107 del Reg. Reg. n. 4/2007)
Anziani e Disabili
L’area della “non autosufficienza” si identifica nel complesso sistema di interventi e servizi a favore dei cittadini con una compromissione dei livelli di autonomia personale, siano essi anziani o disabili.
L’ Amministrazione, ha incentivato e promosso una serie di interventi volti innanzitutto a valorizzare e potenziare le capacità residue di tale utenza, nella convinzione che essi non rappresentino “un problema” (dal punto di vista demografico e sociale) ma una “risorsa“(per se stessi, per il proprio nucleo, per la collettività).
Il buon funzionamento e la qualità dei servizi sono garantiti dalla combinazione di fattori quali il rispetto di standard condivisi di qualità nei modelli organizzativi utilizzati e nella competenza e adeguatezza delle figure professionali coinvolte, molteplici nella rete dei servizi.
Il sistema territoriale a supporto di tale utenza intende offrire molteplici servizi, consolidati sui seguenti principi:
- limitare il ricorso a strutture residenziali, a vantaggio del mantenimento della persona all’interno del proprio contesto familiare e sociale;
- costruire e mantenere una rete di servizi che preveda la flessibilità dell’intervento e l’integrazione socio – sanitaria;
- garantire la qualità delle prestazioni e la personalizzazione dell’intervento.
I servizi attivi si pongono come obiettivo prioritario quello di assicurare, in ogni caso, il più ampio benessere della persona con disabilità e/ o dell’anziano, offrendo una risposta a situazioni personali diverse e comprendono:
- servizi domiciliari;
- servizi semiresidenziali;
- servizi residenziali.
CENTRO SOCIALE POLIVALENTE PER ANZIANI
Il Centro sociale polivalente si configura come luogo di incontro e di opportunità di relazione per le persone anziane sole e si pone i seguenti obiettivi:
- prevenire i rischi di emarginazione e solitudine incentivandone la socializzazione;
- valorizzarne le abilità e sostenere i livelli di autonomia;
- supportare la famiglia, prevenendone e riducendo le situazioni conflittuali che al suo interno si possono manifestare;
- ridurre le condizioni di disagio culturale e sociale.
In particolare, le attività offerte dal Centro sono:
- servizio mensa, con possibilità di distribuzione dei pasti a domicilio;
- servizio lavanderia e stireria;
- servizio infermieristico;
- servizio parrucchiera, pedicure e bagno;
attività ludico-ricreative (terapia occupazionale, laboratori, testata giornalistica, gite giornaliere, ecc).
Il Centro si trova in Via R. Margherita, 126- Barletta.
E’ possibile chiedere informazioni attraverso il Servizio di Segretariato Sociale dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 13.00
Tel. 0883 516 758 – 0883 516 743
Tel. 351 24 44 060 – 351 24 54 642
Legge quadro n. 328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento Regionale n. 4/2007 (nello specifico art. 106 del reg. reg. n. 4/2007)
SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO URBANO PER ANZIANI, INVALIDI CIECHI E INVALIDI DEL LAVORO
Servizio di trasporto pubblico urbano gratuito.
Il servizio è rivolto alle seguenti categorie:
- anziani di età superiore ai 65 anni, residenti nel Comune di Barletta con un reddito ISEE inferiore e/o pari a € 15.000,00;
- invalidi del lavoro, residenti nel Comune di Barletta con invalidità dal 70% al 100 % ed ISEE inferiore e/o pari a € 20.000,00;
invalidi ciechi, residenti nel Comune di Barletta con cecità assoluta e/o con residuo visivo non superiore a un ventesimo per entrambi gli occhi ed ISEE inferiore e/o pari a € 20.000,00
E’ possibile chiedere informazioni al Servizio di Segretariato Sociale dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 13.00
Tel. 0883 516 758 – 0883 516 743
Tel. 351 24 44 060 – 351 24 54 642
Legge quadro n. 328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento Regionale n. 4/2007
Delibera di giunta approvata annualmente
SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE PER ANZIANI E DISABILI (SAD e SADH)
Il Servizio di Assistenza Domiciliare consiste in interventi da fornire ai cittadini al fine di favorire la permanenza nel loro ambiente di vita, evitando l’istituzionalizzazione e consentendo loro una soddisfacente vita di relazione attraverso un complesso di prestazioni socio – assistenziali quali:
- aiuto domestico: aiuto nello svolgimento delle attività quotidiane (es. igiene personale, vestizione, preparazione e somministrazione del pasto, gestione delle condizioni igieniche della casa, lavaggio di biancheria, ecc);
- aiuto nella mobilità personale, anche al di fuori della propria abitazione;
- aiuto socio-assistenziale, es. accompagnamento per il disbrigo di pratiche amministrative e/o commissioni esterne;
aiuto e sostegno psico-sociale: coinvolgimento in attività di socializzazione, finalizzate al superamento delle condizioni di isolamento ed emarginazione.
Il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) è rivolto a persone anziane e parzialmente non autosufficienti residenti nel Comune di Barletta (SAD)
Il SADH è offerto a persone con handicap riconosciuto dalla competente commissione sanitaria o da medico specialista, che non abbiano compiuto 65 anni, residenti nel Comune di Barletta.
E’ possibile chiedere informazioni al Servizio di Segretariato Sociale dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 13.00
Tel. 0883 516 758 – 0883 516 743
Tel. 351 24 44 060 – 351 24 54 642
Legge quadro n. 328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento Regionale n. 4/2007 (nello specifico art. 87 del reg. reg. n. 4/2007)
ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA (A.D.I.)
L’assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I) si concretizza in una serie di interventi, presso il domicilio di cittadini che, a causa dell’età e/o di patologie invalidanti, vivono in condizioni di completa o parziale non autosufficienza, al fine di favorirne la permanenza nel proprio ambiente di vita, evitando l’istituzionalizzazione e i ricoveri impropri, consentendo loro una soddisfacente vita di relazione attraverso un complesso di prestazioni socio-assistenziali e sanitarie. Peculiarità del Servizio è l’unitarietà dell’intervento che assicura prestazioni mediche, infermieristiche, riabilitative e socio – assistenziali in forma integrata e secondo Piani Individualizzati definiti dall’Unità di Valutazione Multidimensionale (U.V.M).
Il servizio è offerto a persone in condizione di completa o parziale non autosufficienza e fragilità, residenti nel Comune di Barletta. Il particolare le categorie di utenza sono le seguenti:
- anziani e disabili, minori e adulti, in condizioni di fragilità e limitazione dell’autonomia;
- soggetti con patologie sub-acute temporaneamente invalidanti, trattabili a domicilio;
- pazienti in dismissione socio-sanitaria programmata da reparti ospedalieri;
- soggetti con disabilità, pluripatologie e patologie cronico-degenerative che determinano limitazione dell’autonomia;
- pazienti oncologici ultrasessantacinquenni.
E’ possibile chiedere informazioni al Servizio di Segretariato Sociale dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 13.00
Tel. 0883 516 758 – 0883 516 743
Tel. 351 24 44 060 – 351 24 54 642
Legge quadro n. 328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento Regionale n. 4/2007 (nello specifico art. 88 del reg. reg. n. 4/2007)
SERVIZIO DI TELEFONIA SOCIALE
Il servizio offre un aiuto, da assicurare nei tempi e nei modi adeguati all’urgenza dei bisogni espressi, per l’accesso alle prestazioni fruibili sul territorio, al fine di limitare la condizione di isolamento, nella quale possono trovarsi le persone in situazione di difficoltà. L’ammissione al servizio avviene a mezzo dotazione, in comodato gratuito, di apparecchi individuali segnalatori delle condizioni di allarme, che comunicano l’esigenza esposta all’ente gestore del servizio.
Il servizio è rivolto a cittadini di età non inferiore ai 65 anni che vivono in situazione di particolare fragilità, derivante da precarie condizioni di salute e disagio ambientale e/o socio-economico.
E’ possibile chiedere informazioni al Servizio di Segretariato Sociale dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 13.00
Tel. 0883 516 758 – 0883 516 743
Tel. 351 24 44 060 – 351 24 54 642
Legge quadro n. 328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento Regionale n. 4/2007 (nello specifico art. 100 del reg. reg. n. 4/2007)
INSERIMENTO IN STRUTTURE RESIDENZIALI
Il Comune di Barletta, attraverso l’erogazione di questo servizio, assicura l’integrazione o la copertura totale del costo per l’inserimento in strutture residenziali per anziani e disabili
Il servizio è rivolto ad anziani over 65 e adulti con disabilità (età dai 18 ai 64 anni), residenti nel Comune di Barletta, in condizione di parziale o totale non autosufficienza, che non necessitano di interventi sanitari continuativi, temporaneamente o permanentemente prive di sostegno familiare o per le quali la permanenza nel nucleo familiare sia valutata impossibile o contrastante con il progetto individuale
E’ possibile chiedere informazioni al Servizio di Segretariato Sociale dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 13.00
Tel. 0883 516 758 – 0883 516 743
Tel. 351 24 44 060 – 351 24 54 642
Legge quadro n. 328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento Regionale n. 4/2007 (nello specifico art. 58, 66, 67, 70 e art. 76 del reg. reg. n. 4/2007)
SERVIZIO PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA E SOCIALE EXTRASCOLASTICA PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE (S.I.S.S.E.)
I servizi per l’integrazione scolastica dei diversamente abili sono finalizzati a garantire il diritto allo studio dei portatori di handicap fisici, psichici e sensoriali, attraverso il loro inserimento nelle strutture scolastiche ordinarie, ivi comprese la Scuola per l’infanzia e l’Università. Tale obiettivo è perseguito per mezzo di: a) servizi atti a rimuovere gli ostacoli di natura fisica, psichica e ambientale che impediscono la piena fruizione del diritto allo studio; b) servizi per la realizzazione del tempo pieno e per l’accompagnamento e il trasporto casa-scuola; c) attribuzione di assegni di studio per limitare l’aggravio economico derivante dalla frequenza della scuola (in caso di impossibilità ad assicurare accompagnamento e trasporto); d) iniziative per la promozione culturale, l’educazione permanente e l’attività sportiva dei soggetti diversamente abili; e) attività di integrazione sociale extrascolastica, per l’integrazione tra il percorso scolastico e l’ambiente di vita familiare ed extra-scolastico della persona disabile, al fine di assicurare la continuità e la efficacia del progetto educativo individualizzato; f) iniziative d’informazione nell’ambito della scuola e delle famiglie d’intesa con gli organismi scolastici competenti, sulle cause che provocano l’handicap disadattamento e sulle possibilità di prevenzione nel più vasto contesto dell’educazione sanitaria; g) iniziative per la qualificazione e l’aggiornamento degli operatori; h) adeguamento dell’organizzazione e del funzionamento degli asili nido alle esigenze dei bambini con handicap; i) integrazione dei bambini con handicap nelle scuole materne comunali anche con l’ausilio di educatori specializzati per il sostegno e la sperimentazione di nuove metodologie di socializzazione e di apprendimento
Il servizio si rivolge a minori, residenti nel Comune di Barletta, iscritti alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, con handicap fisico, psichico e sensoriale, certificato da diagnosi funzionale redatta dai Servizi Sanitari dalla ASL BT
E’ possibile chiedere informazioni al Servizio di Segretariato Sociale dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 13.00
Tel. 0883 516 758 – 0883 516 743
Tel. 351 24 44 060 – 351 24 54 642
Legge n.104/1992 e modifiche Legge n. 162/1998; Legge quadro n. 328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento Regionale n. 4/2007 (nello specifico art. 92 del Reg. Reg. n. 4/2007)
CENTRO SOCIALE POLIVALENTE PER PERSONE CON DISABILITA’
La Struttura è aperta alla partecipazione, anche non continuativa, di diversamente abili, con bassa compromissione delle autonomie funzionali, alle attività ludico-ricreative e di socializzazione e animazione, in cui sono garantite le prestazioni minime connesse alla organizzazione delle suddette attività, ai presidi di garanzia per la salute e l’incolumità degli utenti durante lo svolgimento delle attività del centro. Gli interventi e le attività all’interno e all’esterno del Centro devono consentire di contrastare l’isolamento e l’emarginazione sociale delle persone diversamente abili, di mantenere i livelli di autonomia della persona, di supportare la famiglia.
Il Centro si colloca nella rete dei servizi sociali territoriali, caratterizzandosi per l’offerta di una pluralità di attività ed interventi, diversificati in base alle esigenze dei diversamente abili e delle loro famiglie, e assicura l’apertura sulla base delle prestazioni e attività erogate.
Il Centro pianifica le attività, di seguito individuate, in base alle esigenze specifiche degli utenti:
- attività educative indirizzate all’autonomia;
- attività di socializzazione e animazione, attività espressive, psico-motorie e ludiche;
- attività culturali e di formazione;
- prestazioni a carattere assistenziale;
- attività di laboratorio ludico-espressivo e artistico;
- organizzazione di vacanze invernali ed estive;
- somministrazione dei pasti (facoltativa);
servizio trasporto (facoltativo)
Il servizio è offerto a soggetti adulti diversamente abili residenti nel Comune di Barletta
E’ possibile chiedere informazioni al Servizio di Segretariato Sociale dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 13.00
Tel. 0883 516 758 – 0883 516 743
Tel. 351 24 44 060 – 351 24 54 642
Direttamente in sede: Via Barberini n. 108;
mail ufficiale dove poter richiedere le informazioni:
angioletto@horizonservice.it
telefono contattabile in qualsiasi momento:
347 2265823
Legge n.104/1992 e modifiche Legge n. 162/1998; Legge quadro n. 328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento Regionale n. 4/2007 (nello specifico art. 105 del Reg. Reg n. 4/2007)
SPORTELLO DI PROSSIMITA’
Lo sportello di prossimità offre un servizio di consulenza ed informazione per la trasmissione di atti che non richiedono l’ausilio di un legale, ma che prima necessitavano dello spostamento in Tribunale. Rappresenta, pertanto, uno strumento agile per le fasce più deboli della popolazione, che possono vedere tutelati i propri diritti senza recarsi presso gli uffici giudiziari.
Nello specifico, i servizi garantiti dallo sportello sono i seguenti:
- richiesta della nomina del Tutore o dell’Amministratore di Sostegno (ADS);
- richiesta di autorizzazione alla gestione del patrimonio del minore – dell’interdetto e dell’ADS;
- richiesta di vendita dei beni del minore-interdetto-amministrato;
- richiesta di riscossione delle somme spettanti al minore- interdetto-amministrato;
- richiesta di accettazione dell’eredità con beneficio di inventario, per conto di minore, tutelato o amministrato;
- richiesta di nomina del pubblico ufficiale per la redazione dell’inventariato;
- deposito del conto consuntivo annuale in relazione alla tutela o ADS;
- richiesta di riabilitazione civile a seguito di protesto di assegno o cambiale;
richiesta di provvedimento per ammortamento di titoli
Il servizio è rivolto a tutte i cittadini, residenti nel Comune di Barletta, con particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione. Per le sue peculiarità è un servizio utile anche ad avvocati ed assistenti sociali.
E’ possibile chiedere informazioni attraverso i seguenti contatti:
Tel: 0883516743 – 0883516758
e-mail: ufficiodiprossimita@comune.barletta.bt.it
Legge quadro n. 328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Legge n. 6/2004
BUONI SERVIZIO ANZIANI E DISABILI
Il Buono Servizio per disabili e anziani non autosufficienti è un beneficio economico per il contrasto alla povertà rivolto alle persone con disabilità e anziani non autosufficienti, nonché ai rispettivi nuclei familiari di appartenenza, vincolato al sostegno del pagamento delle rette di frequenza presso servizi a ciclo diurno semi-residenziale e servizi domiciliari scelti da un apposito catalogo telematico dell’offerta presente nell’Ambito.
Attraverso il Buono servizio, le famiglie pugliesi possono richiedere l’accesso ad una delle seguenti tipologie di servizio, presenti sul catalogo telematico dell’offerta, ad un costo significativamente contenuto:
Strutture a ciclo diurno
- Centro diurno socio – educativo e riabilitativo per persone con disabilità (art. 60 Reg. Reg n. 4/2007);
- Centro diurno integrato per il supporto cognitivo e comportamentale a persone affette da demenza (art. 60ter Reg. Reg n. 4/2007);
- Centro diurno per persone anziane (art. 68 Reg. Reg n. 4/2007);
- Centro sociale polivalente per persone con disabilità (art. 105Reg. Reg n. 4/2007);
- Centro sociale polivalente per persone anziane (art. 106 Reg. Reg n. 4/2007)
Servizi domiciliari
- Servizio di Assistenza Domiciliare sociale (SAD – art. 87 Reg. Reg n. 4/2007);
- Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI – art. 88 Reg. Reg n. 4/2007), per la sola componente sociale del 1° e 2° livello
Il Buono Serviziocopre una percentuale della retta di frequenza dei predetti servizi, da un minimo del 20%, sino ad un massimo del 100% in base al valore ISEE di riferimento (del singolo o della famiglia secondo i casi), al netto di una franchigia fissa di soli 50 euro mensili per l’accesso a servizi a ciclo diurno, a carico dei nuclei familiari
Il servizio è rivolto a nuclei familiari, residenti nella Regione Puglia, in cui siano presenti una o più persone in condizioni di non autosufficienza (disabili e/o anziani)
Per tutte le informazioni, riguardanti la registrazione on-line e il catalogo telematico dei servizi fruibili, si veda il seguente link: http://www.sistema.puglia.it/portal/page/portal/SolidarietaSociale/CATALOGO
E’ possibile utilizzare la funzione “Richiedi Info” presente sulla piattaforma dedicata, oppure scrivere all’indirizzo buoniserviziodisabili-anziani@regione.puglia.it o contattare il recapito telefonico 080/5403282.
Nel caso non sia sufficiente è possibile rivolgersi al Servizio di Segretariato Sociale dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 13.00
Tel. 0883 516 758 – 0883 516 743
Tel. 351 24 44 060 – 351 24 54 642
Legge quadro n. 328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento Regionale n. 4/2007
A.D .457/2017 – AVVISO 1/2017
PROGETTI DI VITA INDIPENDENTE (PRO.V.I.)
Il Progetto di Vita Indipendente (PRO.V.I.) è un finanziamento a favore di misure e tecnologie necessarie per attuare progetti globali di vita indipendente. Per “vita indipendente” si intende la possibilità, per una persona adulta con disabilità grave, di autodeterminarsi e di poter vivere il più possibile in condizioni di autonomia, avendo la capacità di prendere decisioni riguardanti la propria vita e di svolgere attività di propria scelta. Ciò che differenzia l’intervento di Vita Indipendente da altre azioni più di carattere assistenziale, si concretizza soprattutto nella modificazione del ruolo svolto dalla persona con disabilità, che abbandona la posizione di “oggetto di cura” per diventare soggetto attivo” che si autodetermina; a ciò si aggiunga il grado di integrazione tra interventi, ausili e modalità di supporto alla persona che il PRO.V.I. può attivare in un unico progetto
Il servizio è rivolto a persone con disabilità grave motoria ovvero affette da gravi patologie neurodegenerative che abbiano già prodotto permanenti limitazioni alla capacità autonoma di movimento, residenti in Puglia da almeno 12 mesi e di età compresa tra i 16 e i 64 anni
Per tutte le informazioni si veda il seguente link: http://www.sistema.puglia.it/portal/page/portal/SolidarietaSociale/PROVI
Legge n.104/1992 (art 3) e modifiche Legge n. 162/1998; Legge quadro n. 328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento Regionale n. 4/2007
CONTRIBUTO PER ABBATTIMENTO E SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEGLI EDIFICI PRIVATI
Contributi economici per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati, da realizzarsi per consentire l’accessibilità delle unità abitative in cui risiedono persone diversamente abili.
Gli interventi possono riguardare:
- l’accesso all’immobile o alla singola unità mobiliare: rampa di accesso, servo scala, piattaforma o elevatore, ascensore, ampliamento porte di ingresso, adeguamento percorsi orizzontali, installazione dispositivi di segnalazione per favorire la mobilità dei non vedenti, installazione meccanismi di apertura e chiusura porte, acquisto bene mobile non elettrico idoneo al raggiungimento del medesimo fine;
la fruibilità e vivibilità dell’alloggio: adeguamento spazi interni all’alloggio, adeguamento percorsi verticali ed orizzontali interni
Il servizio è offerto a soggetti non autosufficienti, ai sensi della leggen.104/1992, residenti nel Comune di Barletta
E’ possibile richiedere informazioni al Servizio di Segretariato Sociale dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 13.00
Tel. 0883 516 758 – 0883 516 743
Tel. 351 24 44 060 – 351 24 54 642
Legge n.104/1992 e modifiche Legge n. 162/1998; Legge quadro n.328/2000;Legge regionale n.39 del 10.12.2012
Contrasto alla povertà
L’area inclusione sociale e adulti in difficoltà, include tutti quei servizi che si rivolgono alla fascia di popolazione adulta più vulnerabile e a rischio di disagio sociale, economico, occupazionale e relazionale, con l’intento di attuare il principio cardine della nostra democrazia, ovvero rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana.
Si tratta di un’area di intervento che, negli ultimi anni, si è confrontato con le forti sfide dovute, da una parte, a vari cambiamenti culturali in atto nell’ambito delle “povertà” e, dall’altra, alla “crisi” e al conseguente impoverimento di varie fasce della popolazione, che storicamente non facevano riferimento all’ambito dei Servizi Sociali e che ora si trovano ad avere forti difficoltà, legate soprattutto al lavoro e alla casa.
In quest’area afferiscono misure finalizzate all’inserimento nel tessuto sociale e lavorativo dei soggetti inoccupati, disoccupati o espulsi di recente dal mondo del lavoro ed agevolazioni economiche (ordinarie e straordinarie) finalizzate a dare un sostegno concreto ai nuclei familiari a rischio di povertà.
Al di là delle singole e specifiche misure di inclusione regionali, nazionali e comunali, indicate nelle schede che seguono, la linea guida, alla base di tutte, è l’idea che il supporto meramente economico non basti ad uscire dalla povertà “In quanto la mancanza di reddito spesso non è la causa della povertà, ma il suo effetto” (Ministero del lavoro e delle politiche sociali,2019). La maggior parte delle volte l’origine del disagio sociale è multidimensionale e, pertanto, affrontabile solo attraverso una valutazione ed una progettazione personalizzata, di ciascun nucleo familiare in difficoltà, che individui bisogni e risorse dello stesso e predisponga interventi appropriati per accompagnarlo verso l’autonomia. Si tratta di una prassi operativa basata sull’ assunzione reciproca di responsabilità, nella misura in cui tutti i servizi in rete (sociali, socio-sanitari, centri per l’impiego) assumono una chiara responsabilità nei confronti dei cittadini più vulnerabili e questi, d’altra parte, si “attivano”, nell’ambito di un progetto personalizzato, insieme concordato, all’adempimento di una serie di impegni, attraverso cui migliorano le proprie possibilità di inclusione sociale.
L’obiettivo di questi interventi, condiviso dal Comune di Barletta, è quello di promuovere percorsi di cittadinanza e di inclusione attiva, che vadano al di là del mero assistenzialismo economico e rappresentino un reale punto di svolta nella lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Alla luce di queste considerazioni anche le prestazioni economiche, presentate nelle schede successive, sono da considerarsi come uno strumento temporaneo per facilitare il superamento dello stato di bisogno, a cui devono essere necessariamente affiancate altre strategia di tutela e promozione delle risorse personali e familiari.
PROGETTI PER IL CONTRASTO AL DISAGIO (P.C.D)
Il servizio rientra tra gli interventi di assistenza economica straordinaria, ovvero erogati una tantum e offrono un aiuto per il pagamento di morosità di utenze domestiche o per il pagamento di due mensilità di un nuovo contratto di locazione a seguito di sfratto esecutivo notificato dall’autorità giudiziaria. Il contributo economico in questione non è reiterabile:
- nell’arco dei 12 mesi successivi all’erogazione del beneficio, quando vi è una morosità per le utenze domestiche;
- nell’arco dei 24 mesi successivi all’erogazione del beneficio, quando vi è uno sfratto esecutivo.
L’intervento economico non è fine a se stesso ma è subordinato alla predisposizione, da parte del Settore Servizi Sociali, di un progetto di aiuto personalizzato e finalizzato
L’importo annuale erogabile non può superare un importo massimo di €1000,00
Il servizio è offerto ai cittadini italiani residenti nel Comune di Barletta, nonché ai cittadini dell’Unione Europea o stranieri residenti a Barletta da almeno 12 mesi, purché titolari di carta o permesso di soggiorno regolare.
Nello specifico l’intervento è rivolto a nuclei familiari che, al momento della domanda, versano in condizioni di estrema povertà (ISEE non superiore a €2.500,00), grave disagio sociale e difficoltà abitativa, con particolare attenzione alle seguenti situazioni:
- famiglie monoparentali, anche di fatto, con figli minori a carico;
- donne in stato di gravidanza prive di sostegno parentale;
- giovani tra i 18 ed i 21 anni già in carico al Servizio Sociale Professionale e sottoposti a tutela amministrativa;
- nuclei familiari in cui l’unico componente stabilmente occupato perda il lavoro per cause indipendenti dalla sua volontà (es. grave malattia);
persone per le quali sono posti in essere programmi di recupero terapeutici incompatibili con l’attività lavorativa e persone inserite in programmi di riabilitazione sociale, concordati con i Servizi competenti
Sede dei Servizi Sociali – Piazza Aldo Moro, 16- Barletta
E’ possibile chiedere informazioni al Servizio di Segretariato Sociale dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 13.00
Tel. 0883 516 758 – 0883 516 743
Tel. 351 24 44 060 – 351 24 54 642
Legge quadro n. 328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento Regionale n. 4/2007 (nello specifico art. 102 del Reg. Reg n. 4/2007
REDDITO DI CITTADINANZA (RdC)
Il Reddito di Cittadinanza (RdC) prevede l’erogazione di un beneficio economico mensile (per un totale di 18 mensilità) a fronte di due condizioni:
- dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, da parte di tutti i componenti maggiorenni del nucleo familiare beneficiario:
- adesione ad un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale che prevede attività di servizio alla comunità, di riqualificazione professionale, di completamento degli studi, nonché altri impegni finalizzati all’inserimento nel mercato lavorativo e nel miglioramento dell’inclusione sociale.
L’intervento economico, pertanto, non è fine a se stesso ma è subordinato alla sottoscrizione di un Patto e allo svolgimento delle prestazioni da esso previste. Il percorso di inserimento lavorativo è definito dal Patto per il lavoro, che i beneficiari della misura sottoscrivono con il personale del Centro per l’Impiego (CPI); mentre quello finalizzato all’inclusione sociale prevede la sottoscrizione del Patto per l’inclusione sociale (PaIS) presso i Servizi Sociali. In quest’ultimo caso i nuclei familiari, beneficiari della misura, sono convocati dai Servizi Sociali competenti per effettuare una valutazione preliminare dei bisogni familiari (fattori di vulnerabilità, risorse, fattori ambientali e di sostegno al nucleo), funzionale alla definizione di un progetto personalizzato, che il nucleo condivide e sottoscrive.
Il sussidio è caricato sulla Carta RDC. Questa misura di sostegno al reddito e contrasto alla povertà è erogata a livello nazionale
Il servizio si rivolge a nuclei familiari o singoli che rispettano i requisiti, previsti dalla normativa nazionale, ed elencati qui di seguito:
Requisiti di residenza e soggiorno: il richiedente deve essere congiuntamente:
- cittadino dell’Unione Europea o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in permesso del permesso del soggiorno UE per lungo periodo, ovvero titolare di protezione internazionale;
- residente in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due, dalla presentazione della domanda, in modo continuativo.
Requisiti economici: il nucleo familiare deve essere congiuntamente in possesso di
- un valore di ISSE in corso di validità non superiore ai 9.360 euro;
- il valore della componente patrimoniale immobiliare dell’ISEE, esclusa la prima casa, non superiore a € 30.000,00 e il valore della componente patrimoniale mobiliare (es. conto corrente) non superiore a € 10.000,00. Per il patrimonio mobiliare la soglia si riduce a 6mila euro per i nuclei familiari composti da una persona e a 8mila euro per i nuclei composti da due persone;
un valore di reddito familiare inferiore a 6.000 euro
E’ possibile chiedere informazioni ai seguenti numeri dal Lunedì al Venerdì (09.00-13.00):
0883516727 (ufficio “Misure di contrasto alla povertà”)
0883 516 758 – 0883 516 743 (Segretariato Sociale)
351 24 44 060 – 351 24 54 642 (Segretariato Sociale)
Decreto-Legge n. 4 del 28 gennaio 2019 “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza (Rdc)”
REDDITO DI DIGNITA’ (ReD)
Il Reddito di dignità (ReD) è una misura di integrazione al reddito della Regione Puglia definita “universalistica” a cui, cioè, possono accedere tutte le persone che si trovino in difficoltà economiche e in condizioni di fragilità sociale tali, anche temporanee, da essere al di sotto delle condizioni minime per una esistenza almeno accettabile.
A fronte di un contributo economico mensile (per un totale di 12 mensilità), il ReD prevede la sottoscrizione di un patto, con i Servizi Sociali competenti, che mira a promuovere l’integrazione sociale attiva, consentendo al cittadino di aderire a un percorso personalizzato di inclusione sociale e di svolgere tirocini in aziende o enti pubblici del territorio, attività di cittadinanza attiva, anche connesse all’emergenza sanitaria in corso, percorsi di formazione, addestramento ed alfabetizzazione di base in modalità formazione a distanza (FAD), altre azioni finalizzate all’inclusione sociale e lavorativa. La condivisione e sottoscrizione del patto da parte del beneficiario della misura è la condizione necessaria per continuare ad usufruire del beneficio economico.
La misura regionale in questione è, attualmente, il ReD 3.0 (II edizione)
Il servizio è rivolto a persone dai 18 ai 66 anni, residenti in Puglia da almeno 12 mesi, non beneficiari di Rdc o di altre forme di sostegno economico erogate, con carattere di continuità, da parte dei Servizi Sociali territoriali. I beneficiari, in particolare, devono essere in possesso dei seguenti requisiti economici:
- un valore ISSE in corso di validità non superiore ai 9.360 euro;
- il valore della componente patrimoniale immobiliare dell’ISEE, al netto delle detrazioni, non deve superare € 30.000,00
- il valore della componente patrimoniale mobiliare dell’ISEE, al netto delle detrazioni, non deve superare € 15.000,00
Per i nuclei familiari con 5 o più componenti ovvero con almeno 3 componenti minori, la soglia massima ISEE si eleva ad € 20.000,00 e la soglia massima del patrimonio mobiliare si eleva ad € 20.000,00
E’ possibile chiedere informazioni ai seguenti numeri dal Lunedì al Venerdì (9:00-13:00):
0883516727 (ufficio “Misure di contrasto della povertà”)
0883 516 758 – 0883 516 743 (Segretariato Sociale)
351 24 44 060 – 351 24 54 642 (Segretariato Sociale)
Legge regionale n. 3 del 14 marzo 2016, “Reddito di dignità regionale e politiche per l’inclusione sociale attiva”
MENSA SOCIALE E ACCOGLIENZA
Il servizio di mensa sociale consta di un pasto completo (primo piatto, secondo piatto, pane, frutta e acqua), da fruire negli orari prestabiliti. Oltre al servizio di refezione, al fine di garantire una migliore accoglienza delle persone indigenti, sono offerti servizi aggiuntivi, quali il dormitorio, il servizio docce e lavanderia, la distribuzione di alimenti, di vestiti (con particolare attenzione ai neonati), di farmaci e quello di ascolto e di consulenza legale.
L’ammissione ai suddetti servizi ha carattere di straordinarietà e tempestività, compatibilmente con la disponibilità dei posti
I servizi in questione sono rivolti ad anziani soli o adulti in difficoltà, persone senza fissa dimora, persone di cittadinanza non italiana, persone o nuclei familiari non necessariamente residenti nel Comune di Barletta che si trovano in una condizione di grave disagio sociale e di estrema povertà accertata, tale per cui non si è in grado di provvedere, in modo totale o parziale, al soddisfacimento dei beni primari
E’ possibile chiedere informazioni al Servizio di Segretariato Sociale dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 13.00
Tel. 0883 516 758 – 0883 516 743
Tel. 351 24 44 060 – 351 24 54 642
Direttamente in struttura: via Barberini, 255; Tel: 0883021457-0883572557; e-mail: caritasbarletta@arcidiocesitrani.it
Legge quadro n.328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento Regionale n. 4/2007 (nello specifico art. 102 del Reg. Reg n. 4/2007)
PRONTO INTERVENTO SOCIALE (P.I.S)’
Il Pronto Intervento Sociale (P.I.S.) è un servizio preposto al trattamento delle emergenze/urgenze sociali, ed è organizzato nell’arco delle 24 ore, attraverso:
- accoglienza, ascolto telefonico ed informazione di base;
- immediato intervento sul posto della segnalazione o presso il domicilio dell’utente;
- repentino accordo con le risorse del territorio;
- accompagnamento presso le strutture di accoglienza con l’ausilio della polizia municipale.
Il Servizio di Pronto Intervento Sociale si articola in una serie di prestazioni differenti e flessibili, finalizzate a fornire le forme di assistenza primaria (sistemazione alloggiativa) urgenti alle persone in situazioni di bisogno, in attesa della presa in carico del Servizio Sociale Professionale preposto alla elaborazione del progetto sociale
Il servizio è rivolto a tutte quelle situazioni che richiedono interventi, decisioni, soluzioni immediate e improcrastinabili, che affronta l’emergenza sociale in tempi rapidi e in maniera flessibile, strettamente collegato con i servizi sociali territoriali
Sarà attivato un numero verde dedicato.
Inoltre, è possibile chiedere informazioni al Servizio di Segretariato Sociale dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 13.00
Tel. 0883 516 758 – 0883 516 743
Tel. 351 24 44 060 – 351 24 54 642
Legge quadro n.328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento Regionale n. 4/2007 (nello specifico art. 85 del Reg. Reg n. 4/2007)
ASSISTENZA ECONOMICA DI BASE- NUCLEI MONOGENITORIALI
Il servizio rientra tra gli interventi di assistenza economica e offre un aiuto ai nuclei monogenitoriali che vertono in condizione di povertà o di limitata capacità economica (ISEE non superiore a €7500,00). Oltre a sostenere il genitore nel carico di cura dei minori, l’intervento mira a favorire e diffondere una cultura di promozione e valorizzazione del ruolo genitoriale, in condizioni di fragilità socio-economica e familiare. L’erogazione del contributo, pari a €200,00 mensili, avviene con cadenza semestrale e avviene fino al compimento del diciottesimo anno di età del minore, per cui si richiede l’intervento
Il servizio è rivolto a genitori di stato civile libero, residenti nel Comune di Barletta, che da soli hanno riconosciuto i figli minori di anni 18 e che direttamente provvedono alla loro cura e sostentamento, pur essendo privi del supporto della famiglia di origine e delle risorse economiche e materiali necessarie per un’autonoma conduzione della propria famiglia
E’ possibile chiedere informazioni al Servizio di Segretariato Sociale dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 13.00
Tel. 0883 516 758 – 0883 516 743
Tel. 351 24 44 060 – 351 24 54 642
Legge quadro n.328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento Regionale n. 4/2007 (nello specifico art. 102 del Reg. Reg n. 4/2007)
ASSISTENZA ECONOMICA STRAORDINARIA
Il servizio rientra tra gli interventi di assistenza economica di carattere straordinario finalizzato a soddisfare i bisogni di prima necessità. In particolare il contributo economico in questione offre un aiuto, a persone e famiglie, per sostenere spese mediche e funerarie non coperte dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
In particolare, le spese considerate sono:
- spese per l’acquisto di latte artificiale per lattanti;
- spese mediche straordinarie che esulano dalle prestazioni del SSN (es acquisto occhiali, cure odontoiatriche, spese per il trasporto su mezzi pubblici per la realizzazione di terapie, ecc);
- spese funerarie.
L’erogazione del contributo avviene con cadenza semestrale. L’importo, complessivamente erogabile nell’anno solare, non potrà superare la somma massima di €1000,00
Il servizio è rivolto a persone o famiglie, residenti nel Comune di Barletta, che versano in situazioni di povertà (ISEE non superiore a €1000,00), con particolare attenzione per i nuclei in cui sono presenti minori
E’ possibile chiedere informazioni al Servizio di Segretariato Sociale dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 13.00
Tel. 0883 516 758 – 0883 516 743
Tel. 351 24 44 060 – 351 24 54 642
Legge quadro n.328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento Regionale n. 4/2007 (nello specifico art. 102 del Reg. Reg n. 4/2007)
ASSEGNO DI MATERNITA’
Il servizio rientra tra gli interventi di assistenza economica e rappresenta un aiuto in favore delle donne che hanno avuto un figlio o che lo hanno adottato e devono affrontare, quindi, nuove spese.
L’importo mensile dell’assegno di maternità, è pari – nella misura intera – a 348,12 euro per cinque mensilità (per complessivi 1.740,60 euro).
IL contributo spetta per ogni figlio; quindi, in caso di parto gemellare oppure di adozione o affidamento di più minori, l’importo è moltiplicato per il numero dei nati o adottati/affidati
Il servizio è rivolto alle madri, residenti nel Comune di Barletta, per la nascita del figlio oppure per l’adozione o l’affidamento preadottivo di un minore di età non superiore ai 6 anni (o ai 18 anni in caso di adozioni o affidamenti internazionali). In particolare il contributo economico è rivolto a:
- madri non lavoratrici;
- madri che non beneficiano di alcun trattamento economico per la maternità (indennità, trattamenti economici a carico dell’INPS o da datori di lavoro) oppure che beneficiano di un trattamento economico inferiore all’importo dell’assegno, per cui è possibile richiedere l’importo differenziale;
- cittadine italiane e comunitarie, oppure extracomunitarie in possesso di carta di soggiorno a tempo indeterminato o permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, oppure cittadini stranieri titolari dello status di rifugiato e di protezione sussidiaria;
madri con risorse reddituali e patrimoniali non superiori al valore ISEE di 17.416,66 euro
E’ possibile chiedere informazioni al Servizio di Segretariato Sociale dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 13.00
Tel. 0883 516 758 – 0883 516 743
Tel. 351 24 44 060 – 351 24 54 642
Legge n. 448/98 art. 65 e successive modifiche e integrazioni
SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE
Il Servizio Civile Universale, si svolge esclusivamente su base volontaria e rappresenta un’opportunità, fornita ai giovani, per impegnarsi, per la durata di dodici mesi, in un progetto solidaristico, avente una forte valenza per il benessere collettivo e la coesione sociale. Oltre a fornire ai giovani una grande opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese, il servizio civile universale rappresenta, anche, un’occasione formativa, di crescita personale e di potenziamento del proprio bagaglio di competenze.
I progetti del servizio civile universali rappresentano un’opportunità anche per gli Enti (amministrazioni pubbliche, associazioni non governative, associazioni no profit, che posseggano i requisiti previsti dalla normativa di riferimento), che ospitano i volontari al loro interno, nella misura in cui possono avvalersi di personale giovane e motivato, che, stimolato dalla possibilità di vivere un’esperienza qualificante, assicura un servizio continuativo ed efficace.
Le aree di intervento, nelle quali è possibile prestare il Servizio Civile Universale sono riconducibili ai seguenti settori: assistenza, protezione civile, ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale, servizio civile all’estero
Il servizio è rivolto a ragazzi di età compresa tra i 18 e i 28 anni, residenti nel Comune di Barletta
E’ possibile richiedere informazioni attraverso il Servizio di Segretariato Sociale dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 13.00
Tel. 0883 516 758 – 0883 516 743
Tel. 351 24 44 060 – 351 24 54 642
Direttamente tramite il link: https://www.comune.barletta.bt.it/retecivica/servciv/index.htm
o consultazione dei siti web, dedicati al servizio civile:
http://www.serviziocivile.gov.it/;
http://serviziocivile.regione.puglia.it
Legge quadro n. 328/2000; Legge 6 marzo 2001 n. 64 “Istituzione del servizio civile nazionale”
Immigrati
Sin dagli anni ’90 del secolo scorso, parallelamente alla crescita dei flussi migratori verso le aree urbane del Paese, i Comuni si sono dotati di strumenti necessari per gestire al meglio i cambiamenti profondi, a livello demografico e culturale, che già si intravedevano. La modalità di intervento prevalente, allora, era basata sulla logica dell’emergenza e prevedeva, di conseguenza, la realizzazione di azioni mirate all’accoglienza e alla risoluzione immediata dei problemi dei migranti.
Il Testo unico 286/98 rappresenta l’unico vero tentativo di dotare gli Organi di Governo, a tutti i livelli, di uno strumento in grado di favorire la transizione dall’accoglienza alla cittadinanza. La logica dell’accoglienza, nella sua funzione di permettere a qualcuno di entrare in un nostro spazio con un atteggiamento positivo e di dialogo, determina sempre una distinzione gerarchica tra un gruppo più forte ed in grado di dare ospitalità o sostegno-tutela ed un altro, incapace di farlo autonomamente, debole, che vive, nei confronti del primo, un rapporto di subordinazione. Il Testo Unico, invece, introduce un concetto di cittadinanza, nell’intento di accrescere la coscienza di appartenenza ad un gruppo più o meno omogeneo e solidale attraverso l’agire politico. Questo concetto, implicitamente più paritario, riconosce maggiormente la diversità di lingua, cultura, collocazione geografica, non come aspetti che devono uniformarsi, per il benessere collettivo, ma che devono pacificamente convivere, nel rispetto e riconoscimento reciproco.
Le politiche, in tema di immigrazione, attuate dal Comune di Barletta si allineano a questo modo di pensare ed operare, promuovendo interventi, per cittadini comunitari ed extracomunitari tesi, innanzitutto, a favorire processi di integrazione e lo sviluppo di una piena cittadinanza sociale. Nello specifico, le principali azioni svolte dal Comune di Barletta si prefiggono i seguenti obiettivi:
- fornire accoglienza, tutela ed un percorso di integrazione sociale in favore degli stranieri titolari di protezione internazionale e per i minori non accompagnati;
- contrastare l’esclusione sociale degli immigrati comunitari ed extracomunitari e i fenomeni di conflittualità socio-culturale, spesso associati;
- promuovere i principi della multiculturalità e dell’intercultura.
SISTEMA DI PROTEZIONE PER TITOLARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE E PER MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI (SIPROIMI)- PROGETTO “UN RIFUGIO A BARLETTA”
Il progetto “Un rifugio a Barletta”, realizzato dal Comune nell’ambito del Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati (SIPROIMI) consta di un insieme di interventi di accoglienza, che vanno al di là degli interventi materiale di base (vitto e alloggio) ma offrono anche attività (es. informazione, accompagnamento, assistenza, orientamento, ecc) funzionali alla realizzazione di un percorso di inclusione socio-lavorativa e di riconquista dell’autonomia individuale.
In particolare, i servizi previsti, unitamente a quelli di accoglienza, sono i seguenti:
- mediazione linguistico-culturale, realizzata da operatori qualificati e con comprovata esperienza;
- orientamento e accesso ai servizi del territorio: i beneficiari saranno supportati nel disbrigo delle pratiche per l’ottenimento dei documenti necessari ad una adeguata integrazione (es. iscrizione anagrafica, rilascio carta di identità, ecc). inoltre, al fine di favorire l’autonomia, sono inseriti in corsi per l’apprendimento e l’approfondimento della lingua italiana;
- formazione e riqualificazione professionale, attraverso la realizzazione di percorsi brevi e funzionali all’acquisizione di nuove competenze e favorire l’accesso all’istruzione;
- orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo, attraverso assistenza nell’elaborazione del cv e nella ricerca attiva del lavoro
E’ possibile chiedere informazioni al Servizio di Segretariato Sociale dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 13.00
Tel. 0883 516 758 – 0883 516 743
Tel. 351 24 44 060 – 351 24 54 642
Legge quadro n.328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento Regionale n. 4/2007; D.L. 4 ottobre 2018, n. 113, convertito in Legge 1 dicembre 2018, n. 132, che rinomina il Sistema di protezione per richiedenti asilo, rifugiati e minori stranieri non accompagnati – SPRAR in SIPROIMI – Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati
SPORTELLO PER L’INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA E CULTURALE DEGLI IMMIGRATI
Lo sportello per l’integrazione socio-sanitaria e culturale degli immigrati “Kipepeio” favorisce l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati e delle loro famiglie, nel rispetto dei diritti e dei doveri della cittadinanza.
In particolare, lo sportello è il primo accesso per avere:
- informazioni di tipo giuridico sui permessi di soggiorno e consulenza legale per casi specifici;
- informazioni e supporto per le pratiche di cittadinanza; informazioni e supporto per le pratiche relative ai ricongiungimenti familiari; notizie aggiornate sui progetti e le attività, promosse in città per i migranti;
- orientamento e accompagnamento ai servizi socio-sanitari, strutture di accoglienza e servizi per il lavoro;
- ascolto e counseling sociale;
- valutazione di situazioni di particolare necessità o di intervento sociale professionale;
- corso di italiano per adulti
E’ possibile chiedere informazioni al Servizio di Segretariato Sociale dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 13.00
Tel. 0883 516 758 – 0883 516 743
Tel. 351 24 44 060 – 351 24 54 642
Direttamente alla struttura: email: sportellobarletta@oasi2.it;
tel: 3488548763-0883824313
Legge quadro n.328/2000; Legge Regionale n. 19/2006; Regolamento Regionale n. 4/2007 (nello specifico art 108 del Reg Reg n. 4/2007)