«Demenza…che fare?» Se ne è parlato venerdì 29 settembre a Putignano al museo «Romanazzi-Carducci». In occasione del mese dell’alzheimer l’incontro è stato un’opportunità per fare il punto dell situazione sul progetto S.A.R.A. (Servizio di assistenza e rete per l’Alzheimer).
L’appuntamento, è stato organizzato dalle associazioni «Alzheimer Italia Alberobello Onlus» e «Alzheimer Putignano associazione Onlus» che hanno sottoscritto con l’Ambito di Putignano il progetto S.A.R.A. Le azioni del Servizio di assistenza e rete per l’Alzheimer sono state rese possibili grazie ad un finanziamento di 25mila euro da parte dell’Ambito di Putignano ed un cofinanziamento di 40mila euro da parte delle due associazioni coinvolte. Ogni Comune dell’Ambito (Putignano, Alberobello, Castellana, Locorotondo e Noci) è stato interessato dalle iniziative, completamente gratuite, condotte da professionisti in vari settori, avviate a partire dal giugno 2015 fino alla proroga portata al dicembre 2016. Tra queste ci sono l’informazione sociale (incontri tematici) e sportello informativo; la formazione, i gruppi di sostegno per familiari caregiver; l’assistenza domiciliare e monitoraggio e valutazione.
L’attività di sportello informativo ha cercato di rispondere all’esigenza di offreire alle famiglie che affrontano le problematiche legate alla gestione della patologia, comunicazioni utili e rilevanti rispetto alle loro necessità e bisogni. La formazione, congiuntamente alle azioni di informazione, aiuto e assistenza ha rappresentato il cuore dell’idea progetto. Sono stati realizzati corsi di formazione per familiari, assistenti domiciliari, ma anche operatori sociosanitari e medici di base. Le attività informative nel loro complesso hanno raggiunto circa mille persone del territorio su larga scala, compresi ragazzi delle scuole, medici, volontari. Tra le iniziative di S.A.R.A. ci sono anche gruppi di sostegno alla presenza di psicologo e facilitatore, a cui hanno partecipato anche figli delle persone malate, molto importanti per le informazioni anche di tipo pratico messe a disposizione. Essi hanno puntato a offrire attenzione, ascolto, supporto continuto. I familiari presi in carico complessivamente sono stati 54. Da sottolineare l’attività di assistenza domiciliare, con 183 visite complessive nel territorio, attraverso psicologi e terapisti occupazionali, nelle situazioni più critiche di difficoltà motorie o psichiche, per supportare i familiari nel gestire i momenti di aggressività della persona malata, rendere l’ambiente domestico più sicuro, facilitare quindi la permanenza del paziente a casa propria.
Alla conferenza sono intervenuti i presidenti delle due associazioni, il dott. Pietro Rotolo e la dott.ssa Paola Cosmo e il coordinatore dell’Ufficio di piano dell’Ambito, la dott.ssa Giulia Lacitignola.