Sabato 22 Giugno il Parco Grotte di Putignano ospiterà, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2019, l’iniziativa “Profumi, Colori e suoni dal Mondo” organizzata nell’ambito del Progetto SPRAR-La Nuova Dimora.
Dalle ore 16:30 il parco si riempirà di attività per grandi e piccoli tra cui laboratori interculturali, spettacoli di giocoleria, pic nic interculturale e balli dal mondo.
Nel corso dell’evento saranno presenti i Volontari del Servizio Civile Universale operanti presso il Comune di Putignano che terranno un banchetto informativo per sensibilizzare e informare la cittadinanza sulle opportunità offerte dal Servizio Civile.
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La Giornata Mondiale del Rifugiato è stata voluta dall’Assemblea delle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione dei rifugiati e viene celebrata il 20 giugno per commemorare l’approvazione nel 1951 della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati (Convention Relating to the Status of Refugees) da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Nelle Giornata Mondiale del Rifugiato l’UNHCR (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) celebra la forza, il coraggio e la perseveranza di milioni di rifugiati.
SETTANTA milioni: tante sono le persone che oggi nel mondo sono costrette a fuggire dai propri Paesi in cerca di condizioni di vita accettabili, il numero più alto mai registrato nella storia moderna. Di queste, oltre 25 milioni sono rifugiati e più della metà minori (dati UNHCR). Persone che scappano da bombardamenti, invasioni militari, violenze, gruppi armati e altri pericoli indicibili, alle quali una qualunque società civile ha il dovere di fornire una risposta più umana.
Secondo i dati dell’Alto Commissariato ONU per i rifugiati, la Turchia continua a essere il Paese che ospita il maggior numero di persone (da 2,9 milioni all’inizio del 2017 a 3,7 milioni alla fine del 2018) e tra le prime dieci nazioni che accolgono ce n’è una sola europea, la Germania. I dieci Paesi col più altro numero di profughi – tra cui quattro tra i meno sviluppati: Uganda, Sudan, Etiopia e Bangladesh – hanno ospitato complessivamente oltre 13 milioni di rifugiati, cifra pari al 64% di tutti quelli sotto il mandato UNHCR.
Parallelamente, in Italia, l’impatto degli sbarchi e delle richieste di asilo si sta riducendo, e se al 31 dicembre del 2017 sul nostro territorio risultavano 184mila migranti (il dato più elevato degli ultimi anni), a fine maggio di quest’anno le presenze sono scese a 113mila. Secondo elaborazioni ISMU su dati Ministero dell’Interno e UNHCR, il calo delle presenze nelle strutture di accoglienza si è riscontrato già a partire dal 2018.
FONTE: Repubblica.it