E’ stato inaugurata giovedì 11 aprile, in Vico Silvio Pellico a Noci, l’azione di co-housing realizzata nell’ambito del progetto regionale “Via delle Donne” sostenuto da Fondazione con il Sud e gestito dal partenariato costituito dalla coop. sociale Comunità S. Francesco in rete con l’associazione Sud Est Donne, l’Università del Salento – Dipartimento di Scienze sociali, il Comune di Noci, le coop. sociali Impegno Solidale, TelaLab ed Eureka e le associazioni Officine Cittadine e Casa delle Donne.
ll co-housing di Noci rientra nel più ampio programma di interventi che il progetto “Via delle donne” ha messo in campo per prevenire e contrastare la violenza di genere, promuovendo percorsi di sensibilizzazione e contribuendo attivamente alla tutela e all’autonomia delle donne e dei loro figli attraverso azioni di inclusione socio-lavorativa e di rafforzamento della rete regionale di accoglienza abitativa collegata ai Centri Antiviolenza. Per le donne sole o con minori prive di validi riferimenti familiari o per le quali si reputi opportuno l’allontanamento dal nucleo familiare, e il sostegno nel percorso d’inserimento o reinserimento sociale, uno dei primi ostacoli può essere rappresentato dalla ricerca di una soluzione abitativa. Il cohousing può rappresentare, a tal fine, la risposta ad un bisogno oggettivo e pratico e, al contempo, può offrire risorse significative per l’avvio di un percorso più ampio di autonomia e re-inserimento sociale.
“L’obiettivo è portare le donne a un’autonomia concreta che è la premessa per iniziare una vita dignitosa con le loro figli – dice Antonia Cairo, presidente della cooperativa sociale Comunità San Francesco, capofila del progetto “Via delle donne” -. Il co-housing offrirà un posto dove le donne potranno trovare pace per fare sintesi verso una nuova progettualità“.
Via delle Donne è uno dei 9 progetti selezionati con il bando danno da Fondazione con il Sud per sostenere interventi di contrasto alla violenza di genere e ad ogni forma di discriminazione, promuovendo la parità tra i sessi e superando gli stereotipi. E’ finanziato con un contributo di 250 mila euro per la durata di 30 mesi e realizzato nei territori di Bari, Lecce e Taranto.